«Il Sassuolo è ambizioso I difensori italiani dove sono?»
Capitano scommette sul rilancio di Berardi e denuncia: «Non s’insegna più l’abc del mio ruolo Rugani può fare il salto, lo preferisco a Caldara»
Difensori per vocazione. Figli di una scuola che non esiste più. «A me e Fabio hanno insegnato a marcare stretto l’attaccante avversario, ora ai bambini spiegano che il difensore centrale prima di tutto deve saper impostare il gioco». Per restare in tema, un clamoroso autogol. Paolo Cannavaro, 36 anni, sospira. Ha appena concluso l’allenamento mattutino. Il Sassuolo ha voltato pagina. È arrivato un nuovo allenatore ma dentro lo spogliatoio è rimasto il gruppo storico. « Il primo obiettivo è la salvezza ma abbiamo l’ambizione di provare ad ottenere dei risultati più importanti». Si torna al tema difensori. Il caso del momento.
È rimasto sorpreso dalla valutazione di Bonucci?
«No. I centrali forti sono pochi e costano cari. Negli ultimi anni il livello, alla voce difensori, si è abbassato. Pensate, quando io ero giovane uno come Materazzi non trovava spazio in Nazionale. E anche Panucci non era titolare fisso in azzurro. E nessuno si scandalizzava perché davanti a loro c’erano mostri sacri come mio fratello, Nesta e parlando di stranieri c’era un fenomeno come Thuram. Purtroppo non produciamo più grandi difensori».
Il motivo?
«Perché non si insegna l’abc del ruolo. Le nostre scuole calcio hanno sbagliato strategia. Si cerca il difensore-regista invece che abituare il ragazzo a stare sull’uomo, ad anticiparlo, a non perderlo di vista neppure un secondo».
Vede in circolazione un erede dei grandi difensori italiani?
«Non mi viene a mente nessun nome. Brutto segno. C’è qualcuno bravino ma nessuno che va sopra le righe. È un “caso” mondiale: chi c’è dietro Sergio Ramos o Piqué?».
La Juventus deve sostituire Bonucci.
«Sarà un bel problema per Allegri. Dovrà puntare su Rugani. Prima o poi questo talento dovrà fare il salto di qualità. I numeri li ha tutti ma deve imparare ad assumersi nuove responsabilità».
I bianconeri hanno in pugno anche Caldara.
«Sinceramente preferisco Rugani a Caldara. Il centrale dell’Atalanta non mi convince al 100 per cento».
Il Sassuolo è riuscito a trattenere Acerbi.
«Sono felicissimo. La società ha fatto una scelta giusta, non sarebbe stato facile sostituire uno forte come Acerbi. Uno che meriterebbe anche attenzioni azzurre».
Cambiamo ruolo: anche Domenico Berardi è orientato a restare al Sassuolo.
«Bene così. Berardi l’anno scorso non ha potuto rendere al meglio a causa di qualche problemino fisico. Ma è un talento formidabile. Unico. Un campionato da grande protagonista nel Sassuolo può permettergli di andare al Mondiale».
Altri giovani del Sassuolo che potrebbero coltivare questo progetto?
«Politano ha talento. Può ancora crescere».
Di Francesco è atteso alla sfida Roma.
«Ha contribuito alla crescita del progetto Sassuolo portando identità e risultati. A Roma se i giocatori seguiranno fin dall’inizio le idee di Di Francesco si divertiranno molto».
Al Sassuolo è arrivato Bucchi.
«Ha le idee chiare. Si è capito dal primo giorno di allenamento. Sono convinto che farà bene come ha fatto bene Di Francesco».
Totti potrebbe aiutarlo nei suoi primi passi in giallorosso.
«Sono amici. Gli darà una mano. Però Di Francesco deve entrare in sintonia con i giocatori. Questo è il passaggio decisivo».
Le è capitato di parlare con suo fratello dell’invasione cinese in Italia?
«Qualche volta. I cinesi hanno portato soldi. All’inizio è tutto bello. Ma i soldi non bastano per vincere altrimenti lo scudetto andrebbe sempre a chi ha investito di più. I soldi vanno spesi bene».
403 Le presenze in carriera in A di Cannavaro tra Parma, Verona, Napoli e Sassuolo PAGATO TROPPO? NO, I DIFENSORI BRAVI SONO POCHI E COSTANO CARI PAOLO CANNAVARO SU BONUCCI CONTENTO CHE RIMANGANO ACERBI E BERARDI, CHE È TALENTO UNICO BUCCHI HA LE IDEE CHIARE, DI CERTO FARÀ BENE COME DI FRANCESCO