Pubblico, storia e ricordi: l’Italia al test Ungheria
1In 7500 a tifare nella piscina Alfred Hajosbatoste Risse, campioni e trionfi: una classica che vale i quarti
Come Italia-Brasile nel calcio, la piscina Alfred Hajos come il Maracanà. Tra il Settebello e l’Ungheria è sempre un bel vedere nella pallanuoto, tanto più quando si gioca sul campo dei maestri, di gran lungo i più titolati ( 9 ori olimpici): accadrà anche stasera, davanti a 7.500 spettatori, ed è la sfida più attesa da quando ci sono stati i sorteggi mondiali, 5 mesi fa. «Un confronto affascinante, un bell’esame. Scendere in acqua nel loro tempio non può che esaltarci», dice Sandro Campagna. È la partita chiave per l’accesso diretto ai quarti: all’esordio, gli azzurri hanno steso la Francia (18-9) e i padroni di casa hanno travolto l’Australia (13-3). «Ma se anche dovessimo passare per gli ottavi, non mi dispererò. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi ostacolo», suona la carica il c.t.
Poteva essere la partita di Alex Giorgetti, non sarà così. Nato in Ungheria da mamma ungherese, residenza a Budapest, per la Fina non basta a concedere il nullaosta. L’ex azzurro intendeva giocare con la squadra di Tommy Marcz, ma non ha vissuto qui nell’ultimo anno (milita nella Canottieri Napoli) e per questo la richiesta è stata bocciata. «Siamo al punto che la cittadinanza sportiva conta più dell’anagrafe. Dov’è finito il buonsenso? Nel mio caso esisterebbero i presupposti per una deroga», raccontava l’attaccante dopo il no. Alla vigilia di questa sfida, la delusione non è smaltita: «Ancora mi girano... Assieme alla Federazione ungherese sto valutando eventuali iniziative legali. Mi sarebbe piaciuto vivere quell’atmosfera speciale. Di sicuro sarà spettacolo: il Settebello negli ultimi anni è entrato quasi sempre tra le prime quattro nelle grandi manifestazioni, l’Ungheria vuole dimostrare di aver imboccato la strada giusta con Marcz». Che fu scudettato a Savona e a Recco, colonna dell’Ungheria e da naturalizzato anche azzurro nel 2012.
Loro restano i maestri, nonostante qualche passo falso che ha prodotto un inevitabile rinnovamento (5° posto ai Giochi di Rio). Denes Varga è la stella di oggi. Per gli azzurri, tra sonore batoste (7-0 all’Europeo del ‘58), risse colossali (Mondiali di Roma ‘94) e vittorie elettrizzanti, questa partita è una classica. Dovemmo aspettare il 10 luglio ‘ 82 per il primo successo sul campo dell’Ungheria, 14-13 nel torneo di Budapest, tra l’indifferenza generale: era la vigilia della finale Italia-Germania nel Mundial di calcio in Spagna. Sull’Isola Margherita, non può mai essere una gara come le altre, anche quando si tratta di un’amichevole. «Nell’atrio un po’ solenne dell’antica piscina coperta – scriveva Aronne Anghileri sulla Gazzetta – sono affisse molte lapidi marmoree: portano incisi tutti i nomi dei campioni olimpici che l’Ungheria ha prodotto nel nuoto e nella pallanuoto. Lì si tramandano memorie di cui andare orgogliosi, lì si dichiara che le piscine esterne nelle quali giocano le squadre sono da considerarsi l’università della pallanuoto. È un monumento, ma anche la testimonianza di una mentalità. E di fierezza».
Qui Campagna conquistò la prima medaglia da c.t. dopo aver raccolto l’eredità di Rudic. Avvenne agli Europei del 2001, quando andò in scena una partita memorabile. Semifinale del 22 giugno, in acqua Francesco Postiglione che ora è vicepresidente federale ed è qui come opinionista di RaiSport. Ricorda: «Ci davano per spacciati, nella bolgia. Campagna, nella riunione prepartita, seppe toccare le corde giuste. Sul 7-7 fu Bogdan Rath a decidere con una palombella meravigliosa, poi resistemmo agli ultimi assalti. Non dimenticherò mai l’applauso del pubblico che riconobbe la nostra impresa». Poi sarebbe arrivato il k.o. in finale con la Jugoslavia, ma la storia era stata scritta: l’ultima vittoria sul campo dei maestri risaliva a otto anni prima, 11 luglio ‘ 93 (9-7).
RE’ derby con Marcz, il tecnico ungherese che ha vestito anche la maglia azzurra OGGI UNGHERIA-ITALIA Ore 21.30 Diretta RaiSport Ai Mondiali Ungheria 3 ori (1973, 2003, 2013), 6 argenti, 1 bronzo Italia 3 ori (1978, 1994, 2011), 2 argenti, 1 bronzo