Choi, un 2° posto... gratis La beffa della dilettante
Sudcoreana per il suo status ha dovuto cedere i 540mila dollari del premio vinto
Trovarsi con 540mila dollari a 17 anni non sarebbe stato proprio male. Soprattutto se si tratta di soldi vinti grazie a un talento naturale. Ma per la sud coreana Hye-Jin Choi è tutto svanito. Finita alle spalle della connazionale Sung Hyun Park, agli Open degli Stati Uniti (svoltisi a Bedminster, nel New Jersey), vincitrice di un assegno di 900mila dollari (il torneo era quello col montepremi più alto nella storia del golf femminile), la Choi alla fine si è dovuta accontentare di... zero. Già, per lei neppure un piccolo premio. Tutto questo per il suo status di dilettante che non le ha permesso di intascare soldi. Pazzesco. In caso di vittoria, comunque, non sarebbe stata la prima giocatrice dilettante ad aver vinto un Open: nel 1967 trionfò infatti Catherine Lacoste che apparteneva alla celebre famiglia francese di ex tennisti e poi imprenditori nel settore dell’abbigliamento sportivo. Non sarebbe stato nemmeno la vincitrice più giovane nella storia del golf mondiale perché Lydia Ko, anch’essa sud coreana, vinse nel 2012 a 15 anni gli Open del Canada, bissando il successo l’anno successivo.
MOVIMENTO Gli Open americani hanno comunque portato alla ribalta il grande movimento sudcoreano femminile, capace di chiudere la manifestazione con cinque giocatrici nelle prime cinque posizioni.
Un dominio totale, in pratica, se si considera che cinque sudcoreane sono attualmente nelle prime dieci posizioni del ranking mondiale e, soprattutto, hanno ottenuto 12 vittorie negli ultimi 25 Majors.
TRUMP La prestazione della 17enne Choi ha esaltato anche il presidente americano Donald Trump, presente durante l’Open e autore di un tweet piuttosto significativo: «Una giocatrice dilettante è co-leader per la prima volta dopo tanto tempo: sono entusiasta». Il premio che sarebbe dovuto andare alla ragazza è stato alla fine distribuito tra le due connazionali che sono finite al terzo posto a pari merito, Mi Jung Hur e So Yeon Ryu, quest’ultima leader mondiale. Si spera che abbiano almeno fatto un regalino alla Choi che alla fine non è sembrata troppo amareggiata per non aver potuto intascare l’enorme premio. «Sarebbe stato bello portare a casa i soldi, ma il mio obiettivo principale era venire qui e dimostrare di poter competere con le migliori: quindi, per me questo secondo posto ha un valore davvero molto alto», ha dichiarato la ragazza. Negli States una sola azzurra era presente nel field: la ventenne Virginia Elena Carta, qualificatasi per aver vinto l’US Women’s Amateur lo scorso anno. Ma l’italiana purtroppo non ha superato il taglio.