Cassano è libero Se torna in A o B c’è un indennizzo per l’Hellas
La risoluzione del contratto era in agenda ed è arrivata, puntuale. Da ieri le strade di Antonio Cassano e del Verona si sono ufficialmente separate e il barese è un giocatore svincolato. Cala così il sipario sull’avventura di FantAntonio all’Hellas iniziata il 10 luglio, con la firma del contratto, e clamorosamente terminata lunedì scorso quando il giocatore ha comunicato tramite i social di sua moglie Carolina prima l’addio al Verona, e, poche ore dopo quello al calcio. Ieri, quindi, presso i competenti uffici territoriali del Lavoro l’agente del giocatore e i legali del club gialloblù hanno trovato l’intesa per la risoluzione consensuale del contratto che era della durata di un anno a circa 300 mila euro a stagione. Da Genova rimbalza anche l’inclusione di un accordo raggiunto da Cassano e dal presidente Hellas, Setti, per il danno di immagine avuto dal Verona nella vicenda: se il barese recederà dal suo proposito di addio al calcio firmando per un club di Ao B dovrà versare alla società gialloblù un indennizzo pari a circa 100 mila euro. Il Codacons ieri ha chiesto tutela per i tifosi che avevano già acquistato la maglia numero 99 di Cassano, nonché il rimborso da parte del Verona. E il club ha deciso che entro il 30 agosto cambierà la maglia di Cassano, a chi ne farà richiesta, con una di identica taglia.
RIFLESSIONE Intanto Cassano è a Genova e riflette sul futuro. La sensazione è che il barese sia tentato dal rientro ma a condizione di non allontanarsi da Genova. In pratica potrebbero stuzzicarlo le ipotesi Genoa, Spezia ed Entella. A gennaio l’accordo con Gozzi era stato a un passo e a volte i vecchi amori ritornano...