L’Hellas su Lee, fulmine coreano che «stoppò» il mercato Barça
No, se ti va via Cassano e hai bisogno di mettere fantasia nel motore, uno normale proprio non puoi prenderlo. E guarda caso, il Verona va a mettere gli occhi sulla pietra di uno scandalo mica da ridere. Se il nome di Lee Seung-Woo non vi dice niente, rispolverate le cronache primaverili di tre stagioni fa: il Barcellona si beccò un anno di stop al mercato per tesseramento illecito di calciatori minorenni, alla base dell’esposto anonimo che portò all’inchiesta Fifa pare ci fosse proprio questo ragazzo coreano, sedicenne all’epoca ma già un cult a La Masia. Il Barça lo adocchiò nel 2010 in Sudafrica alla finale della Danone Nations Cup: leggero e velocissimo, capacità di saltarne 2-3 con uno scatto, educato nel passaggio. Perfetto per il sistema catalano, insomma, dove hanno incanalato il suo talento all’ala sinistra (lui è destro, condizione ideale per accentrarsi) e non hanno esitato a metterlo sotto contratto alla scadenza della sanzione. Per informazioni più dirette, invece, rispolverate le cronache di Cinisello Balsamo: al Memorial Scirea del 2012 portò il Barcellona alla vittoria con una doppietta in finale contro il Milan (De Vecchi in panchina, Cutrone in campo). Il talento c’è, insomma, ora a Lee, classe 1998, servirebbero esperienza e minuti in un ambiente con meno pressioni di quello blaugrana. Nell’ultimo anno l’hanno usato poco (13’ nel Barça B, 7 gare in Youth League), poi è andato al Mondiale U20 e ha reso un po’ di giustizia all’abusato soprannome di Messi coreano battendo l’Argentina con un gol pazzesco partendo da centrocampo. Cosa può fare in A? Mistero. Ma l’Hellas questi colpi a sorpresa nelle corde li ha. E qui, chissà, potremmo essere in zona Iturbe...