Matri rimonta l’Eintracht: Sassuolo bello solo a tratti
Qualche guizzo e tanta generosità Bucchi fa giocare tutti ed è soddisfatto «Gara vera e ruvida, quello che serviva»
Le buone intenzioni restano impigliate in quel tiro di Falcinelli che impegna Zimmermann dopo 22 minuti. La bella azione del centravanti umbro è la premessa ingannevole a una partita del Sassuolo di buona volontà ma senza grandi guizzi, nella quale l’Eintracht (finalista due mesi fa in Coppa di Germania) fa va ve- dere qualcosa in più, almeno fino a quando, nella ripresa, i tedeschi cominciano la girandola dei cambi. La squadra di Bucchi riesce a portare a casa un pareggio onorevole (botta e risposta Gacinovic-Matri), ma deve ancora oliare parecchi meccanismi, anche se qualche bagliore si è visto. Duncan sulla sinistra fa sempre paura, Politano dall’altra parte mette spesso in difficoltà gli avversari e Matri appena tocca una palla la butta dentro senza pie- tà. Però dalla prossima uscita (9 agosto con la Cremonese) servirà qualcosina di più.
ESPERIMENTI Che Bucchi stia ancora cercando l’amalgama giusto è chiaro e scontato dopo solo due settimane di lavoro. Fermo restando il 4-3-3, il tecnico neroverde (il più giovane della Serie A) cambia quasi tutti i giocatori tra un tempo e l’altro. Solo Politano e Duncan restano in campo dopo l’intervallo e nella ripresa si rivede Domenico Berardi, l’uomo più atteso, che bagna il battesimo stagionale con un bell’assist per Matri, che solo davanti a Zimmermann pareggia dopo la rete nel primo tempo di Ga- cinovic su punizione ( palla passata in mezzo alla barriera). Prima dei titoli di coda, c’è tempo solo per una bella parata di Pegolo che salva risultato e umore di Bucchi, moderatamente soddisfatto della partita dei suoi: «Abbiamo giocato una gara vera, anche un po’ ruvida ed è proprio quello che ci serviva in questo momento. Stiamo cerando di migliorare l’intesa e mi sembra che siamo sulla strada giusta. Berardi? E’ arrivato in ritiro da pochi giorni, si è allenato pochissimo ma sembra già in palla. Della sua qualità non possiamo farne a meno». Su questo non ci sono dubbi.