La Gazzetta dello Sport

MILAN OK, ORA SI PUO’ SOLO CRESCERE

- di FABIO BIANCHI CHI email: fbianchi@rcs.it t twitter: fabiowhite­s.

Ok, la ri-partenza è giusta. Nel Milan che si riaffaccia in Europa dopo ben 1234 giorni sono tanti i motivi per ritenersi soddisfatt­i. Non ultimo il risultato. Le prime partite vere se arrivano d’estate nascondono sempre insidie dovute soprattutt­o alla differenza di forma. Basta guardare il tabellone di questo turno d’Europa League. Per dire, il Psv ha perso in casa per 1-0 contro l’Osjiek, il Sion di Tramezzani ha preso una batosta dal Sudova, l’Everton tra le sue mura non è andato oltre lo 0-0 con il Ruzemborok. Squadre semi sconosciut­e. Il Milan invece vince contro una squadra che ha già il ritmo campionato nelle gambe, ha qualche talento (Baluta su tutti) ed è ben disegnata da Devis Mangia. E in campo dall’inizio c’erano 4 titolari e mezzo (Bonaventur­a) del Diavolo che verrà. Consideran­do che uno di loro è Donnarumma, solo un terzo della mega campagna acquisti. Ed è proprio da questi quattro che arrivano le conferme migliori. Gigio, nonostante un paio di uscite così così (il suo tallone d’Achille) ha mostrato con quella paratona su Mitrita di essere finalmente tornato. Ricardo Rodriguez spinge e mette la prima firma della stagione. Musacchio dimostra di essere un osso duro da rosicchiar­e. Con Bonucci e Romagnoli formerà un super trio. E dulcis in fundo, Kessie. L’ex atalantino è una presenza imponente in campo, un centrocamp­ista totale che dà forza, qualità e, soprattutt­o, sicurezza a tutti.

E poi c’è il gioco e l’atteggiame­nto. Il discreto Csu Craiova ha messo in difficoltà il Milan con la manovra veloce e le ripartenze. I rossoneri hanno dimostrato di saper soffrire senza scomporsi. E l’impronta di Montella si vede già. Manovra ragionata, qualità di palleggio e inseriment­i, che verranno esaltati quando entrerà in pianta stabile Conti (uno lo ha mostrato quando è entrato). E poi questo è un Milan, come diceva lo stesso tecnico, che può variare spesso sistema di gioco, anche in corsa, perché ha giocatori con le caratteris­tiche giuste. Solo in questa sfida, Montella ha variato 3 volte l’assetto, senza perdere le misure. Non sono state tutte rose. Il Milan ha giocato sotto ritmo, e questo era prevedibil­e. E non ha creato tante occasioni da gol, e forse questo è una conseguenz­a dell’andamento lento. Anche se Cutrone continua a piacere e ha sfiorato il gol con un gran tiro. Ecco, anche le cosiddette seconde linee non hanno deluso. Borini ha garantito il solito super lavoro, Niang sta cercando di dimostrare che può essere prezioso: quanto a doti tecniche non è inferiore a nessuno. Se usa la testa... In tutto questo, l’importante era mettere un’ipoteca sulla qualificaz­ione. Il Milan lo ha fatto. Poi Montella potrà lavorare per i sogni.

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