La Gazzetta dello Sport

Cavallino alla 24 Ore di Spa Cerca la gloria con 11 auto

In Belgio nel 1932 il 1° trionfo della Ferrari. E Pirelli va in pista con 13.000 pneumatici

- Luigi Perna

Poche gare sono leggendari­e come la 24 Ore di Spa-Francorcha­mps. Solo Le Mans, Daytona e il Nurburgrin­g hanno lo stesso fasci- no. Basta pensare all’Eau Rouge, la curva in salita che tutti i piloti del mondo consideran­o palestra di coraggio, e alla storia di questo mitico circuito che sorge fra le colline delle Ardenne. Qui per la prima volta, nel 1932, il Cavallino rampante apparve sulle vetture della scuderia di Enzo Ferrari, ereditato dalla madre dell’aviatore Francesco Baracca, eroe della prima guerra mondiale. E il simbolo portò subito bene, perché a vincere fu proprio una delle due Alfa Romeo 8C 2300 schierate da Ferrari, che non aveva ancora fondato la sua azienda: quella di Antonio Brivio ed Eugenio Siena.

ATTACCO La rossa spera di ripetersi, ottantacin­que anni dopo, in quella che è a tutti gli effetti la prova più prestigios­a del Campionato Blancpain GT, al via domani alle 16.30 fino a domenica (oggi la Super Pole). Saranno 11 le Ferrari in pista, 3 iscritte nella classe Pro di vertice: la 488 GT3 della Af Corse, affidata a Pierguidi-RugoloLath­ouras; quella del team Kaspersky con Fisichella-CaladoCioc­i e quella di Smp Racing guidata da Molina- Rigon- Shaytar, secondi nella Endurance Cup e a caccia di punti che potrebbero essere decisivi per il titolo. L’anno scorso a Spa trionfò la Bmw, che è ancora vettura da battere con Mercedes, Ferrari e la Lamborghin­i di Bortolotti- Caldarelli- En- gelhart, in testa alla classifica generale con 4 punti di vantaggio.

NUMERI Ma la 24 Ore sarà un banco di prova unico anche per la Pirelli, che fornisce le gomme a tutti i concorrent­i (64 vet- ture e 220 piloti), oltre a quelli del concomitan­te Trofeo Lamborghin­i. Per l’azienda milanese, impegnata in F.1, è infatti proprio questa la corsa logisticam­ente più impegnativ­a dell’intera stagione. La Pirelli ha portato in Belgio addirittur­a 13 mila gomme da asciutto e bagnato, caricate su 24 camion, e ha allestito all’interno del circuito una sorta di attrezzati­ssima fabbrica mobile composta da 112 persone, fra cui una dozzina di ingegneri, per arrivare a cambiare i pneumatici su ogni vettura in circa 14”. E fra i numeri che stupiscono ci sono anche i 4.000 caffè e i 1.300 chili di pasta previsti per il catering allestito durante l’intero weekend. Perché la 24 Ore è una gara di resistenza per le macchine, ma anche per gli uomini.

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La stagione 2017 del Blancpain GT è articolata su dieci prove

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