Sagan-Nibali new look Polonia per ricominciare
L’iridato, espulso dal Tour, si è rasato e vuole vincere le prime 5 tappe. Vincenzo, col cane Gigio, comincia qui l’operazione Vuelta
Ci arrivano da due strade molto differenti, ma Peter Sagan e Vincenzo Nibali saranno le star del Giro di Polonia che domani prende il via da Cracovia (conclusione venerdì 4 agosto a Bukowina Tatranka). Sagan, che ha cambiato completamente look - addio alla lunga chioma, taglio a spazzola - ha un’enorme voglia di rivincita dopo la cacciata dal Tour per l’episodio in volata con Cavendish. Anche pochi giorni fa ha ribadito di non avere digerito quello che è successo: «Non posso accettare la decisione della giuria perché si è trattato di un grosso errore. Ho dovuto attendere un tempo lunghissimo prima che fosse comunicata la loro decisione, volevo sapere se il giorno dopo avrei potuto continuare o meno il mio Tour. La giuria non mi ha chiesto nulla, io non ho avuto la possibilità di spiegarmi e di ascoltare le loro teorie. Secondo loro, ho commesso un errore e sono sta- to violento. Ma non è corretto essere trattati in un modo simile senza aver commesso nulla di male. Io non accetto di essere trattato come un violento perché non ho fatto nulla di sbagliato». Fatto sta, che come confida Patxi Vila, suo d.s. e allenatore, in Polonia vuole vincere le prime 5 tappe.
SQUALO Nibali, viceversa, si presenta in Polonia dopo un « tranquillo» ritiro in altura al Passo San Pellegrino. In casa BahrainMerida le acque sono mosse a causa del Tour molto negativo (la caduta e il ritiro di Izagirre non sono sufficienti a giustificare gli scarsi risultati), ma la cosa non tocca la tranquillità del siciliano. «Siamo stati in altura dall’8 al 22 luglio — spiega Paolo Slongo, l’allenatore —. Già al campionato italiano avevamo notato che Vincenzo era stato bravo a recuperare dal Giro ma anche a tenere il peso. Vederlo con i primi sin quasi alla fine è stata una piacevole sorpresa. Al San Pellegrino abbiamo lavorato bene e ora, anche se mancano i confronti delle gare, possiamo dire che già pedala bene. Questa edizione del Polonia offre, rispetto al passato, un percorso un po’ più duro e la cosa a noi non va male. Dopo questa corsa tireremo una riga e valuteremo se e come modificare la preparazione per la seconda parte di stagione. Ma sono molto fiducioso, credo non servano grandi correzioni». Parole che fanno pensare che nelle ultime due tappe Nibali qualche «sgasata» in salita proverà a darla.
OBIETTIVI Differente l’approccio, ma differenti anche gli obiettivi per la seconda parte della stagione. Peter, che ha an- cora l’Europeo in forse (ma è più no che sì per il 6 agosto), correrà l’Eneco Tour prima di andare in Canada per le gare di Quebec e Montreal come avvicinamento al tentativo del clamoroso tris iridato. Vincenzo, viceversa, ha puntato la Vuelta, già sua nel 2010. Si può scommettere che l’avversario più tosto sarà Froome, fresco del quarto trionfo al Tour. Impresa estremamente difficile: nessuno, dal 1995 a oggi, cioè da quando la corsa spagnola è stata spostata a settembre, c’è riuscito. E la doppietta Tour-Vuelta nello stesso anno è riuscita solo ad Anquetil 1963 e Hinault 1978. In Spagna Nibali dovrà fare i conti anche con un suo amico: Fabio Aru.
MERCATO Tra Sagan e Nibali, infine, differenti pure le strategia di mercato dei loro team per rinforzarsi in vista della prossima stagione. La Bora- Hansgrohe di Sagan ha praticamente il contratto di Davide Formolo in tasca; la Bahrain-Merida tratta Pozzovivo e Meintjes.
3 Gli anni che Nibali e Sagan hanno corso insieme, dal 2010 al 2012 in maglia Liquigas