Italia quote rosa Rinuncia Derkach Rubino premiato
Fatta la squadra per Londra: 18 uomini e 18 donne Doping russo: a Giorgio il bronzo del 2009 nella 20 km
L’Italia, vada come vada, tornerà dai Mondiali di Londra al via venerdì prossimo con almeno una medaglia. Di Giorgio Rubino nella 20 km di marcia. Non che il 31enne romano, pur in ripresa dopo anni difficili, sia realisticamente candidato a salire sul podio della gara di domenica 13 agosto, portacolori azzurro insieme a Matteo Giupponi e a Francesco Fortunato. Ma lo stesso giorno, dopo la premiazione, con una cerimonia ad hoc altrettanto ufficiale, riceverà il bronzo conquistato postumo ai Mondiali di Berlino 2009. Il finanziere, sotto la porta di Brandeburgo, fu ottimo quarto dopo il quinto posto di Osaka 2007. Ma la squalifica per doping dell’allora vincitore, il russo Valeriy Borchin, comunicata la scorsa stagione, lo ha promosso alla terza piazza. Da qui finalmente, pur se otto anni dopo, il premio dovuto.
UNDICI CERIMONIE La riassegnazione delle medaglie iridate diverrà una sorta di leitmotiv dell’intera rassegna inglese. La Iaaf, nelle scorse ore, ha comunicato che saranno ben undici le relative cerimonie (stante alcune assenze giustificate, coinvolgeranno 11 atleti di prove individuali e cinque staffette), coprendo uno spazio temporale da Osaka 2007 a Mosca 2013. In due casi, trattandosi di ori (alla britannica Jessica Ennis-Hill per l’eptathlon di Daegu 2001 e alla 4x400 femminile statunitense per l’edizione russa di due anni più tardi) ci sarà l’alzabandiera e risuoneranno le note dei rispettivi inni nazionali.
LA SQUADRA Ieri la Fidal, intanto, ricevuti gli inviti pressoché definitivi relativi ai target number, ha ufficializzato la squadra. Gli azzurri in gara a Londra saranno 36, 18 uomini e 18 donne. Senza particolari sorprese rispetto a quanto preventivato alla chiusura di do- menica dei termini per l’ottenimento dei minini. Tra coloro in lista d’attesa, dopo la Strati, si sono aggiunti Vergani (400 hs), Falloni (martello) e tra le donne Hooper (200), Bertoni ( 3000 sp) e Furlani ( alto). Esclusi, invece, Benedetti (800), Bussotti (1500), Crippa (5000), Lambrughi (400 hs), Faloci (disco) e la Derkach (triplo). E qui vanno fatti dei distinguo. «I primi quattro — spiega il d.t. Elio Locatelli — pagano le scelte Iaaf: per le prove in pista, nonostante i nostri insistiti tentativi, si è optato per criteri geopolitici, invitando atleti in possesso di stagionali peggiori, ma rappresentanti di aree non ancora presenti. Per Faloci invece, autore in maggio di un 63.66, ma poi mai oltre un 60.78, la decisione, in accordo con le sue Fiamme Gialle, è stata di tipo tecnico. La Derkach, invece, con molto onore e tanto di mail di spiegazioni, s’è fatta da parte, giudicando insoddisfacenti le ultime uscite e l’attuale condizione».
UNIVERSIADI Dei sei, quattro (Bussotti, Vergani, Falloni e la stessa Derkach) verranno convocati per le Universiadi di Taipei del 20-25 agosto dove, in una squadra composta da 24 atleti, saranno in azione anche cinque reduci dai Mondiali (Re, Bencosme, Siragusa, Folorunso e Bertoni). Qui, oltre a quella di Fassinotti, spicca la presenza della Del Buono che, dopo un test agonistico nella seconda settimana di agosto, riapparirà finalmente sulla scena internazionale.
GRENOT A proposito di ritorni: ieri Libania Grenot, a Castelporziano (Roma), sotto gli occhi dello stesso Locatelli, ha effettuato una buona verifica, correndo un 60 lanciato in 7”15 e un 300 con due curve e finale controvento in 38” 4. «Ha una gran velocità di base – dice il d.t. — sui 400 vale 52”’. In staffetta, contando sulla sua capacità di gestione, la utilizzeremo in prima frazione». RUSSI Quasi tutte le squadre sono state ufficializzate. Una gareggerà sotto la sigla Ana («Authorised neutral athletea», «Atleti neutrale autorizzata»): è quella russa, composta da 19 nomi, tre iridati in carica inclusi ( Shubenkov, Menkov e la Lasitskene). Un buon numero (anche perché, avessero centrato i minimi, avrebbero potuto essere in 38), ma sempre pochi considerando che 106 richieste di reintegro, pur senza bandiera, sono state respinte.