La Gazzetta dello Sport

I fratelli Craciun, mamma Nina e il sogno olimpico

La madre arrivò sola in Italia nel 1999 dalla Moldavia. La famiglia si è riunita e dopo il bronzo Europeo l’obiettivo è Tokyo

- Davide Romani

Un bronzo europeo figlio di una storia di sport all’insegna dell’integrazio­ne che ha portato a un ricongiung­imento famigliare felice. Quella di Sergiu e Nicolae Craciun (3° posto a Plovdiv in Bulgaria all’ultimo europeo nel C2 1000) è una storia di talento e passione ma anche di coraggio e rivincita. Quella di due ragazzi moldavi che hanno sofferto durante l’infanzia della lontananza dalla madre partita nel 1999 per l’Italia in cerca di un lavoro in grado di poter aiutare la famiglia rimasta a Cociere, in Moldavia, a combattere con una crisi economica che dal 1992 ha colpito il Paese. E al momento della partenza di mamma Nina, Sergio aveva 15 anni mentre Nicolae solo 5. «Non è facile crescere con la mamma così lontano – racconta Sergiu, il maggiore dei due fratelli –. Ancora oggi si sente in colpa ma le ripetiamo sempre che grazie a lei ci siamo costruiti un futuro. Prima di arrivare in Italia sono anche riuscito a laurearmi in Diritto Doganale, nel 2008». Più difficile per Nico che racconta come «quando 2 anni dopo è tornata per vedermi andare alla prima campanella (così in Moldavia chiamano il 1° giorno di scuola, ndr) faticavo a riconoscer­la».

GLI INIZI L’avviciname­nto alla canadese arriva in due modi diversi per i fratelli di bronzo. Sergiu parte con il judo «poi, visto che il cugino di papà faceva l’allenatore di canoa a 5’ da casa sul fiume Nistru, ho provato con la canadese». Nicolae invece ha iniziato «con il kayak poi Sergiu mi ha spinto a salire sulla canadese. E ho capito che era molto più facile perché con un fratello già capace non avevo problemi di equilibrio in barca, ci pensava lui». Una protezione che Sergiu ha “donato” al fratello sia nello sport che nella vi-

ta. «Nico l’ho avuto sotto la mia ala - racconta il 33enne Sergiu -, quasi come un piccolo canguro che si ripara nel marsupio della mamma». Ma Nicolae ci tiene a precisare: «Abbiamo un’intesa particolar­e ma in acqua, sul C1, ci scanniamo. Sui 1000 ancora non riesco a vincere ma sui 500 e 200 qualche soddisfazi­one me la sono presa».

INSIEME Ma intanto l’Italia si coccola i due fratelli che scoprono l’Italia nel 2009. «Mia mamma quell’anno è venuta in Moldavia per il mio compleanno e mi ha fatto questo grande regalo – racconta ancora con entusiasmo Nicolae –: un viaggio in Italia. E quando sono arrivato ho proseguito con la canoa. Al Circolo Canottieri Aniene ho conosciuto il tecnico Ste-

fano Grillo che mi ha aiutato e poi nel 2011 ho superato le selezioni per entrare in Nazionale». Mentre la trafila di Sergiu è un po’ più complicata: «Nel 2002 ho disputato gli europei juniores con la Moldavia poi dal 2006 per 3 anni ho gareggiato per la Romania. Fino al 2009 quando ho conosciuto Antonio Canone, un tecnico italiano, che ho messo in contatto con mamma e mi ha aiutato ad arrivare in questo Paese. Il primo club con cui sono stato tesserato è il Canoa Kayak Academy di Bari del presidente Pasquale Uncino».

OBIETTIVO TOKYO Oggi la vita di Sergiu, Nicolae e mamma Nina è in Italia. Il fratello maggiore, tesserato per le Fiamme Oro, vive e si allena a Sabaudia, Nicolae a Roma – dove risiede anche la mamma – dove gareggia per l’Aniene mentre papà Alexei – poliziotto in pensione – vive in Moldavia. «Ma spesso viene in Italia a trovarci. Prima degli Europei siamo stati insieme una settimana». Ora i fratelli Craciun lavorano per un grande obiettivo: «Puntiamo a Tokyo 2020 dove vogliamo regalare gioia all’Italia – racconta Sergiu –. Spero che arrivi il prima possibile la nazionalit­à a Nico. Non posso pensare di andare all’Olimpiade senza mio fratello. «Anche se con 10 anni di cittadinan­za – conclude Nicolae – la nazionalit­à arriverebb­e lo stesso, giusto in tempo per le Olimpiadi di Tokyo». L’Italia ha adottato i fratelli Craciun che hanno riabbracci­ato mamma Nina. E guardano a Tokyo.

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1 Sergiu, 33 anni, e Nicolae Craciun, 23, sul C2 1000 bronzo europeo a Plovdiv (Bulgaria) 2 I due fratelli oggi 3 Sergiu e Nicolae nel 2002 quando il fratello minore non era ancora salito in canoa 4 Sergiu e Nicolae insieme al papà Alexei che...
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