La Gazzetta dello Sport

ORE 14: GP D’UNGHERIA

Prima fila tutta Rossa. Vettel in pole: «Che lavoro, ora serve la super partenza». Al suo fianco Raikkonen Occasione per allungare nel Mondiale

- Paolo Filisetti BUDAPEST (UNGHERIA)

ALLIEVI, FILISETTI, SALVINI >

ABudapest, sembra che la Ferrari abbia ritrovato se stessa, o per meglio dire il dna di questa vettura. Ad inizio stagione più volte erano stati tessuti gli elogi della SF70H per il suo equilibrio e la capacità di «interpreta­re» al meglio gli pneumatici nelle mescole disponibil­i, indipenden­temente dalle caratteris­ti- che del tracciato. Le qualifiche hanno reso palese il comportame­nto perfetto in ogni settore della pista. Se il venerdì era stato un alternarsi di luci ed ombre (con Vettel positivo a fine giornata e Raikkonen scettico) sui riscontri ottenuti dall’adozione del nuovo pacchetto aerodinami­co costituito dal fondo ampiamente modificato, già ieri mattina si era capito che nella determinaz­ione dell’assetto era stata trovata la chiave di volta che faceva ren- dere al meglio tali novità.

COMPROMESS­O Equilibrio, la parola magica, ma non così scontata. Ottenuto dal mix tra il carico generato con le ali, ovviamente qui con forte incidenza, e quello garantito dal nuovo fondo, che ha alzato il livello di efficienza della SF70H. Questo fattore, è giusto sottolinea­rlo, all’Hungarorin­g ha un valore relativo nell’equazione prestazion­ale assoluta, ma sicurament­e non è stato del tutto irrilevant­e. E’ stato infatti possibile notare, dai tempi intermedi nei singoli settori, come la SF70H sia stata sempre davanti alla W08 Hybrid. Con un vantaggio me- dio di un decimo, un decimo e mezzo in ciascun settore. Si deduce che la monoposto abbia guadagnato ovunque, cioè nei tratti guidati e in quelli dove è necessaria scorrevole­zza. È altrettant­o corretto aggiungere che questo dato abbia un peso, soprattutt­o in prospettiv­a, su quei tracciati. Il primo in ordine di tempo sarà Spa (Belgio), dove l’efficienza gioca il ruolo di «differenzi­atore prestazion­ale», che si riverberer­à anche a Monza e Suzuka. È interessan­te poi notare come la prestazion­e quasi identica tra le due rosse sia stata ottenuta con assetti aerodinami­ci differenti. Buon segno.

 ??  ?? Sulla SF70H: 1) Più carico grazie al profilo principale e all’incidenza dei flap; 2) nuovo fondo e deflettori; 3) Doppi T-wing e monkey seat
Sulla SF70H: 1) Più carico grazie al profilo principale e all’incidenza dei flap; 2) nuovo fondo e deflettori; 3) Doppi T-wing e monkey seat

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy