La Gazzetta dello Sport

Catellani (Entella)

«Io, fermato dal cuore a 29 anni»

- Italo Vallebella CHIAVARI (GE)

VALLEBELLA

Tutto in 15 giorni: da quegli esami di routine cardiologi­ci che non sono nelle norma, alla scoperta di un’aritmia che prima non c’era, alla mancata concession­e dell’idoneità sportiva da profession­ista. La carriera di calciatore di Andrea Catellani, 29 anni, si è chiusa così: tra un ambulatori­o e l’altro con la compagnia di tanti punti interrogat­ivi per il futuro. Ora, però, c’è chiarezza. Catellani resterà all’Entella come osservator­e. E soprattutt­o potrà vivere una vita normale.

DISPIACERE Il rammarico è evidente. Ma l’attaccante ci mette un bel sorriso per ripartire. «Mi mancherà toccare il pallone tutti i giorni – sottolinea – ma la salute viene prima di tutto». La disfunzion­e cardiaca di Catellani si chiama blocco atrioventr­icolare parossasti­co da sforzo. È una aritmia che si manifesta solo sotto sforzi intensi. «Disfunzion­e elettrica rara – spiegano i medici –. Non c’è terapia». L’anomalia emerge lo scorso 14 luglio. Catellani non parte per il ritiro e si sottopone a vari esami. Seguono giorni difficili: «Se ho pensato al povero Morosini? Sì, ci ho pensato. Ma la mia è una cosa diversa».

GRAZIE A TUTTI Lo seguono i due medici dell’Entella Riccardo Saporiti e Roberto Galli, ma anche due specialist­i: il dottor Michele Brignole dell’ospedale di Lavagna e il dottor Paolo Zeppilli del Gemelli di Roma. «Quando la situazione è stata chiara il dottor Brignole mi ha detto di avere una notizia buona e una cattiva – racconta –. La buona era che la mia vita non era in percolo. A me è bastato quello per sorridere anche se sapevo che la notizia cattiva era che non avrei più potuto giocare a calcio. Per me questa è una battaglia vinta». Eccolo il Catellani che tutti conoscono: quello con il sorriso amico di tanti. «Grazie a mia moglie Lara che mi è stata sempre vicina, ai medici che hanno lottato con me – dice –. In Italia siamo molto avanti nella medicina sportiva. Grazie anche al presidente dell’Entella, Gozzi, che è stato di una umanità incredibil­e. E ai due direttori Superbi e Matteazzi, veri amici. Ho sempre cercato nella mia vita di curare i rapporti umani. E tutte queste manifestaz­ioni d’affetto mi hanno aiutato tanto».

Il presidente Gozzi gli ha scritto una lettera: «Ho avuto la fortuna di incontrare una persona speciale con valori e principi morali importanti – si legge –. Siamo onorati ed orgogliosi di poterti accogliere nella nostra famiglia. Chi sa provare sentimenti veri anche in un pallone che rotola sarà sempre uno di noi». Catellani lascia dopo tredici anni da profession­ista. Ha giocato con Reggiana (la squadra della sua città), Modena, Sassuolo, Catania, Spezia, Carpi ed Entella. Ha vinto due campionati con Sassuolo (dalla B alla A) e Reggiana (dalla C2 alla C1). «Sapevo che il pallone prima o dopo si sarebbe sgonfiato – chiude –. Smetto in anticipo, ma magari tra qualche anno saremo qui a dire che quello che mi è successo ora è stata la fortuna per il mio futuro».

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 ?? LAPRESSE ?? Andrea Catellani, 29 anni, oltreché con l’Entella e le modenesi ha giocato con Reggiana, Catania e Spezia
LAPRESSE Andrea Catellani, 29 anni, oltreché con l’Entella e le modenesi ha giocato con Reggiana, Catania e Spezia

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