Samp-Verona 0-1 Lampi di Toro
Fiorentina battuta solo dalla... Var
CALAMAI, PIERELLI, TURCO >
Segna, vince e cresce, il Toro bretone. I granata passano a Guingamp, contro una formazione che ricorda un po’ la storia bella del Chievo: i rossoneri giocano in uno stadio da 18mila spettatori, ma rappresentano una cittadina di soli 8mila abitanti. Oltre a Belotti, in casa granata mancano anche Benassi, Barreca e Lukic. La novità è l’esordio da titolare di Berenguer, che ha recuperato dall’infortunio, ma è apparso un po’ in ritardo rispetto ai compagni. L’avvio è dei padroni di casa e non è un caso, visto che per i francesi sabato prossimo sarà già campionato. Nonostante la buona volontà, i rossoneri non brillano per precisione e Sirigu, a parte un’uscita sbagliata al 23’, se la cava senza troppo penare. Quando però, poco prima della mezz’ora, Mihajlovic alza la voce, il Toro mette la quarta e la partita cambia padrone. I granata conquistano due angoli in fila poi, al 32’, passano. Puntata sulla sinistra di Molinaro, bel cross ficcante su cui si avventa Obi che lascia di sasso il portiere di casa. CAMBI Chiuso il primo tempo in vantaggio, in avvio di ripresa Mihajlovic opera il primo cambio: fuori Berenguer, dentro il giovane De Luca che si sistema al centro dell’attacco, dirottando Boyè sulla fascia mancina. Ma è l’atteggiamento granata che convince: la squadra gioca con personalità, alza il pressing e sfodera una buona aggressività. La partita è bella e aperta, con Boyè che sfiora il raddoppio e il portiere rossonero Johnsson che al quarto d’ora dice no in tuffo al bel tiro a giro di Iago Falque. Sono i prodromi del raddoppio che giunge al 19’, quando il Toro sfodera una ripartenza mortifera: l’azione è fulminea e corale, Ljajic lancia Iago Falque che serve Zappacosta in profondità, il terzino si libera con una finta e conclude per il 2-0. Il resto è accademia, con Mihajlovic che poi dà spazio a tutti. Da oggi il Toro rifiata per tre giorni, poi tornerà in Austria.