Spalletti: «Bene per 70’ Tournée, non più così»
Del supposto duello con Antonio Conte aveva già detto «frega zero». Ma Luciano Spalletti sale sull’aereo che riporta la truppa a Malpensa - arrivo in mattinata, ripresa mercoledì con doppio allenamento - incassando i complimenti del collega («Luciano è il massimo per l’Inter») e applaudendo i suoi ragazzi, cui però tira pure le orecchie per quel finale da pannolone: «Ci vuole personalità nel gestire il pallone. Per 70’ lo abbiamo fatto bene, non capisco perché poi dare vantaggi a una squadra che ha fisicità. Può pesare il fatto di aver giocato ogni due giorni. Vittoria comunque importante perché i ragazzi vengono da un campionato con risultati non positivi. Aver trovato avversari di alto livello poteva crear loro qualche apprensione, il fatto che invece abbiano giocato con sicurezza mi rende molto felice. Sono soddisfatto della serietà dei ragazzi. Jovetic? Ha avuto un problema al piede nei giorni scorsi e per questo non è entrato col Bayern, ma oggi (ieri, ndr) ha giocato molto bene e la cosa non mi sorprende. Trattative per Candreva? Assolutamente no, in quel ruolo non possiamo sostituirlo anche se questo mercato è imprevedibile. Perisic? È un giocatore dell’Inter. Ma la cosa più importante è la squadra, non un solo giocatore». Chiusura con sassolino: «L’anno prossimo non organizzeremo di certo la tournée così, perché si creano dei problemi ai giocatori. Le partite sono ravvicinate, non ci si può allenare e noi ne abbiamo bisogno».