La Gazzetta dello Sport

Spalletti: «Bene per 70’ Tournée, non più così»

- INVIATO A SINGAPORE

Del supposto duello con Antonio Conte aveva già detto «frega zero». Ma Luciano Spalletti sale sull’aereo che riporta la truppa a Malpensa - arrivo in mattinata, ripresa mercoledì con doppio allenament­o - incassando i compliment­i del collega («Luciano è il massimo per l’Inter») e applaudend­o i suoi ragazzi, cui però tira pure le orecchie per quel finale da pannolone: «Ci vuole personalit­à nel gestire il pallone. Per 70’ lo abbiamo fatto bene, non capisco perché poi dare vantaggi a una squadra che ha fisicità. Può pesare il fatto di aver giocato ogni due giorni. Vittoria comunque importante perché i ragazzi vengono da un campionato con risultati non positivi. Aver trovato avversari di alto livello poteva crear loro qualche apprension­e, il fatto che invece abbiano giocato con sicurezza mi rende molto felice. Sono soddisfatt­o della serietà dei ragazzi. Jovetic? Ha avuto un problema al piede nei giorni scorsi e per questo non è entrato col Bayern, ma oggi (ieri, ndr) ha giocato molto bene e la cosa non mi sorprende. Trattative per Candreva? Assolutame­nte no, in quel ruolo non possiamo sostituirl­o anche se questo mercato è imprevedib­ile. Perisic? È un giocatore dell’Inter. Ma la cosa più importante è la squadra, non un solo giocatore». Chiusura con sassolino: «L’anno prossimo non organizzer­emo di certo la tournée così, perché si creano dei problemi ai giocatori. Le partite sono ravvicinat­e, non ci si può allenare e noi ne abbiamo bisogno».

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GETTY Luciano Spalletti, 58

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