La Gazzetta dello Sport

Napoli a tutta Champions Più ritmo ma meno fatica

Mese con 8 partite, avversari sempre più duri ma preparazio­ne differenzi­ata dei singoli: Sarri lavora per essere al massimo ai playoff

- Gianluca Monti NAPOLI

Maurizio Sarri ammira molto Federica Pellegrini e spesso ha scelto, come la Divina, di partire lento per finire in crescendo. Il lavoro che fa svolgere ai suoi calciatori in ritiro è infatti finalizzat­o a mettere molta benzina nel motore, anche a rischio di un avvio al rallentato­re (ieri un’altra doppia, faticosa, seduta a Castel Volturno nonostante il caldo). Non a caso, due anni fa il tecnico toscano esordì sulla panchina azzurra con una sconfitta (in casa del Sassuolo) cui seguirono due pareggi mentre alla prima della passata stagione il Napoli non andò oltre un amaro 2-2 a Pescara. Il cartello «lavori in corso», però, stavolta andrà rimosso in fretta perché incombono i preliminar­i di Champions League e al primo tour de force della stagione (tra il 15 e il 27 agosto il Napoli disputerà quattro partite) bisognerà farsi trovare pronti per garantirsi la partecipaz­ione ai gironi e non perdere terreno in campionato.

TOUR DE FORCE Ecco perché Sarri ha optato per qualche leggera modifica rispetto al consueto menù. Innanzitut­to, più amichevoli (alla fine saranno ben otto) e con avversarie di volta in volta più difficili (dopo l’Audi Cup ci saranno i test con il Bournemout­h, ormai in clima Premier, e l’Espanyol) ma soprattutt­o quasi un mese di ritiro tenendo conto del fatto che da domani mattina (partenza di buon ora e seduta pomeridian­a a Monaco di Baviera) e fino al 6 agosto gli azzurri saranno in giro tra Germania ed Inghilterr­a (sbarco a Bournemout­h previsto per venerdì). Una settimana di «clausura» aggiuntiva dopo le tre vissute a Dimaro. STOP STRATEGICI A proposito, si è partiti un po’ prima del solito per il Trentino ma soprattutt­o in Val di Sole lo staff tecnico, di concerto con quello medico, si è dedicato in modo maniacale al monitoragg­io della fatica dei calciatori. Molta prevenzion­e con diverse sedute saltate strategica­mente da alcuni elementi che per motivi diversi andavano «gestiti» (a partire dal neo acquisto Ounas fino al longevo Albiol). Così sono stati evitate le classiche noie muscolari che avrebbero rallentato la preparazio­ne. Tutti i dettagli sono stati curati: pure la dieta è stata personaliz­zata per chi di recente ha cambiato regime alimentare. Il professor Sinatti ha ritrovato lo stesso gruppo della passata stagione e così il giovane preparator­e azzurro ha potuto confrontar­e i dati attuali con quelli passati e regolarsi di conseguenz­a.

PISTA ZINCHENKO

Tutto è stato reso più semplice proprio dal fatto che l’organico di Sarri è quasi al completo. Resta da sciogliere il nodo portiere: la Real Sociedad spara alto per Rulli ( circa 25- 26 milioni) mentre Giuntoli vorrebbe prenderlo solo alle sue condizioni (prestito oneroso e obbligo di riscatto qualora l’argentino maturasse un certo numero di presenze). Altrimenti virerà su Karnezis o tratterrà Sepe e Rafael. Se uscirà Giaccherin­i (si tratta sulla base di un milione di euro con lo Sparta Praga) arriverà un nuovo esterno d’attacco: con ogni probabilit­à Zinchenko (classe 1996) del City (si lavora al prestito con diritto di riscatto), anche se restano in piedi altre piste come quella che conduce a Zeneli (1995) dell’Herenveen.

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LAPRESSE Maurizio Sarri, 58 anni

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