La Gazzetta dello Sport

Zaccagni scuote l’Hellas Samp ancora spuntata

Un lampo del centrocamp­ista nel finale. Bessa è già ispirato. Doria manovriero, ma sterile. Verona tosto e cinico

- Matteo Pierelli INVIATO A TRENTO

Il Verona che non ti aspetti. Cinico, spietato, solido dietro e che ci crede fino alla fine. Una zampata di Zaccagni quando sulla partita stavano quasi per partire i titoli di coda regala all’Hellas la vittoria in questo antipasto di Serie A, che a dir la verità prometteva di più. Al di là del risultato striminzit­o, i tifosi di Samp e Verona (gemellati) che hanno riempito il vecchio stadio Briamasco non sono andati a casa facendo i salti di gioia. E non solo perché hanno dovuto aspettare quasi un’ora e mezza in più sotto il sole, a causa dei problemi di traffico che ha incontrato il pullman blucerchia­to, bloccato da un incidente mortale appena partito da Ponte di Legno e costretto a tornare indietro e passare da Brescia. Forse anche questo ha inciso su due squadre già sfiancate dai carichi di lavoro. Ci fosse stato Cassano, magari stimolato dalla sfida al suo passato, forse si sarebbe visto qualcosa di più, anche se i tifosi non sembrano rimpianger­lo più di tanto: l’Hellas ha già superato i 10mila abbonament­i, con 1.300 tessere in tre giorni di vendita libera.

SCARSA INCISIVITÀ Giampaolo e Pecchia hanno fatto parecchi esperiment­i. La Samp ha giocato con la solita difesa a quattro con Torreira, il più in palla dei suoi, a dettar legge davanti alla difesa e far partire tutte le azioni blucerchia­te. I liguri nel primo tempo hanno tenuto il pallino del gioco e sono andati vicino al gol con Praet, il cui diagonale deviato da Nicolas si è stampato sul palo. La manovra dei giocatori di Giampaolo è stata piacevole, ma poco incisiva. Quagliarel­la e Caprari si sono mossi bene, l’intesa c’è, ma al momento manca un po’ di cattiveria sottoporta. Un problema che deve essere risolto al più presto. Nella ripresa, dopo un quarto d’ora, il tecnico blucerchia­to ha cambiato tutta la squadra, e la soglia di attenzione è calata, soprattutt­o in difesa. La Samp non è più stata pericolosa e ha anche subito il gol in diagonale di Zaccagni, dopo un errore di Simic in disimpegno.

SOLIDITÀ Il Verona, in perenne emergenza in difesa (ha fuori per motivi diversi Bianchetti, Caracciolo, Cherubin, Ferrari ed Heurteaux oltre a Caceres che è appena arrivato), è riuscito a non prendere gol e questa è una notizia che può far sorridere Pecchia. Altra novità non banale è la condizione di Bessa, l’uomo chiave, quello che sa ricoprire tutti i ruoli del centrocamp­o e che non fa mai giocate banali. Sufficient­e anche la prova di Cerci sulla destra, soprattutt­o nel primo tempo, quando di benzina ce n’era ancora. Altre note liete: Pazzini che gioca per la squadra e Zaccagni che, servito da Fossati, di sinistro segna un gran gol che dà all’Hellas una botta di autostima. Prima del via alla stagione è quello che ci vuole.

 ?? ACTIVA FOTO ?? Mattia Zaccagni, 22 anni, scocca il tiro vincente, il doriano Leonardo Capezzi , 22, osserva
ACTIVA FOTO Mattia Zaccagni, 22 anni, scocca il tiro vincente, il doriano Leonardo Capezzi , 22, osserva

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