Dani Alves super, Monaco ribaltato Aspettando il colpo, la Coppa a Parigi
In attesa di Neymar, a far felice il Psg ci pensa un altro brasiliano: è Dani Aves, assoluto protagonista della vittoria del club di Al Khelaifi nella supercoppa di Francia, giocata ieri a Tangeri, in Marocco. L’ex juventino, schierato da Unai Emery a destra come laterale d’attacco, ha ribaltato nella ripresa il Monaco, autore di un ottimo primo tempo e meritatamente in vantaggio, prima con una punizione da favola dai 25 metri e poi con un cross millimetrico dal fondo per il colpo di testa vincente di Rabiot. Per Dani Alves premio come miglior giocatore e vittoria numero 26 in una finale sulle 32 giocate in carriera tra Brasile, Siviglia, Barcellona, Juve e Psg: semplicemente mostruoso.
VANTAGGIO MONACO L’importanza dell’uno-due di Alves è testimoniata dal fatto che nel primo tempo era piaciuto di più il Monaco di Jardim, andato in vantaggio con un’azione-manifesto del calcio del tecnico portoghese: su ripartenza, palla dentro di Fabinho per Falcao, sponda del colombiano all’indietro per Tielemans che lancia nello spazio Sidibé: fuga a mille all’ora e colpo sotto a scavalcare Areola, il tutto a un solo tocco. Nonostanti le numerose e pesanti partenze del mercato ( Mendy, Bernardo Silva, Bakayoko) abbiano impoverito il club del Principato dal punto di vista qualitativo, resta la grande ricchezza del gioco, ma non sempre può bastare contro le giocate individuali e nella ripresa si è visto.
RIPRESA PSG Dopo il raddoppio di Rabiot il Psg ha controllato la partita senza eccessive ansie. Il Monaco costretto a inseguire non ha più avuto gli spazi da aggredire alle spalle della difesa avversaria e ha faticato a creare occasioni anche per la serata sotto tono dell’at- tesissimo Mbappé. Soltanto nel finale sono arrivati due colpi di testa di Carrillo (bravissimo Areola) e Falcao (fuori di poco) oltre a un sospetto tocco di mano in area di Rabiot. Troppo poco. Il Psg si porta a Parigi la settima supercoppa ( la quinta consecutiva) e in tribuna il presidente Al Khelaifi sorride: tra quanto accaduto ieri e quello che accadrà nei prossimi giorni ne ha buon motivo.