L’inchino di re Hamilton «Qui rosse imbattibili»
Bottas pessimista: «Vettel davvero troppo veloce per noi» Massa (influenza) torna a casa: al suo posto il terzo pilota Di Resta
Niente record di Schumacher. Lewis Hamilton rimanda l’aggancio al primato di 68 pole del tedesco, e la cosa non dev’essergli piaciuta neanche un po’. Non per via della statistica, s’immagina. Ma per il ritardo dalla Ferrari, e per qualche magagna alla sua W08 che ne è stata la causa. Più che arrabbiato, il numero uno della Mercedes è sembrato scocciato, almeno a giudicare dall’insolita brevità delle sue risposte. Seccato e consapevole per una volta di essere outsider: «Il vento spira dalla loro parte», ha detto riferendosi alla Ferrari. Pur con tutti i dubbi del caso: «Non so bene se siamo stati noi non veloci abbastanza o se è la Ferrari che è proprio andata molto forte». E ancora, relativamente all’exploit delle rosse: se sia stato il frutto di un progresso tecnico di queste settimane o una logica conseguenza su un circuito a loro favorevole. «Penso un po’ tutte e due le cose. Di sicuro oggi le Ferrari avevano più downforce di noi. Non potevamo battere il loro tempo». Ne consegue il pronostico: «Penso che qui superarle sarà quasi impossibile. O hanno un problema, o provi a batterle con la strategia».
VIBRAZIONI A far arrabbiare Hamilton le vibrazioni della sua Mercedes, delle quali si è lamentato con il team. «Poi quando ho visto i tempi della Ferrari ho spinto ed è chiaro che a quel punto sei sulla lama del coltello». Tradotto: qualche sbavatura ti può capitare. Definitivo, nella sua chiarezza, il titolare dell’altra Freccia, Valtteri Bottas: «La Ferrari è stata semplicemente troppo veloce per noi».
RED BULL Quindi, con una griglia fatta a strati, dietro al rosso della prima e all’argento della seconda fila, viene il blu delle Red Bull. Deluse, perché anche per loro questo ungherese dovrebbe essere un circuito amico, come testimoniano i