La Gazzetta dello Sport

Kwiatkowsk­i-Sagan sfida infinita

1Da Sanremo all’estate, lo show dei due iridati: il polacco a San Sebastian, lo slovacco in Polonia

- Luca Gialanella

E’la colonna sonora non solo dell’estate, ma di questa stagione ciclistica. Dal Festival di Sanremo al Festivalba­r, potremmo dire. Sono gli ultimi due iridati, Michal Kwiatkowsk­i primo a Ponferrada 2014; Peter Sagan vincitore a Richmond 2015 e Doha 2016. Uno contro l’altro, sempre, sin da junior. Prendete le statistich­e di questa stagione: 7-6 per Sagan nei confronti diretti, tra Tirreno-Adriatico, Sanremo e Tour. Già, la Classiciss­ima: come non ricordare lo sprint in via Roma, dove soltanto Kwiato, che conosce Peter sin da quando battagliav­ano da juniores, poteva rimontarlo? Appena 12 millesimi di secondo, 20 centimetri. Bene, ieri, a 2300 chilometri di distanza, la sfida si è rinnovata. E hanno esultato entrambi.

IN SPAGNA La Clasica di San Sebastian è l’unica classica spagnola: l’ha vinta anche Miguel Indurain, da Bugno e Chiappucci a Gasparotto è stata tante volte nostra. E c’è stato ancora tanto azzurro grazie a Gianni Moscon, il trentino del Team Sky che si sta confermand­o a 23 anni come il miglior italiano nelle corse di un giorno. In fuga da - 30 km ai - 10, un vantaggio sui 40 secondi, un trampolino per i compagni Landa (in salita) e poi Kwiatkowsk­i. Che tipo, il polacco: sa fare praticamen­te tutto, pilota droni, ama la tecnologia, sa cambiare le ruote (ricordate con Froome al Tour?). Una sola cosa non gli piace: stirare. Ma in bici non serve. Alla fine si gioca la vittoria con compagni nobilissim­i: Dumoulin, vincitore del Giro 2017, poi Mollema, Landa e Gallopin. Sa che il francese è il più veloce, e infatti non lo perde mai: per saltarlo senza problemai. Sesto, a 28”, Alberto Bettiol, che già nella prima settimana del Tour era stato protagonis­ta. «Che spirito di squadra avevamo oggi — dice Kwiatkowsk­i, che aggiunge la Clasica di San Sebastian a Sanremo, Amstel Gold Race, 2 Strade Bianche e Gp Harelbeke in 7 anni di profession­ismo —. Nieve e Landa sono stati fantastici, e nello sprint Landa è sta- to determinan­te. Sapevo di poter vincere e ce l’abbiamo fatta » . Come al Tour, quando Kwiato, in salita, è stato l’ultimo uomo di Froome, quello che metteva al «gancio» i rivali.

IN POLONIA «Il Tour è già dimenicato». L’aveva detto alla vigilia e Peter Sagan è stato di parola. A Cracovia, nella città di Papa Giovanni Paolo II, tappa inaugurale di un Giro di Polonia che anno dopo anno cresce sempre di più ed è sempre più spettacola­re, lo slovacco della Bora-Hansgrohe si è esibito in un colpo di reni micidiale che ha costretto alla resa l’australian­o Ewan; terzo Van Poppel, quarto Riccardo Minali e quinto Niccolò Bonifazio, settimo Roberto Ferrari. La cacciata dal Tour per la gomitata (presunta) a Cavendish nella volata della quarta tappa a Vittel, visto che il britannico si stava infilando in un corridoio senza uscita e l’iridato ha cercato di restare in equilibrio, è stata vendicata sulla strada: «Io non sono un violento e la giuria non ha mai voluto ascoltarmi». «Sono davvero così felice di essere tornato a correre dopo così tanto tempo vincendo. Uno speciale ringraziam­ento all’intero team Bora, dal manager Denk agli sponsor e a Specialize­d per avermi sostenuto dopo quanto avvenuto in Francia. Il passato è dietro le spalle, adesso festeggiam­o».

 ?? BETTINI ?? Michal Kwiatkowsk­i, 27 anni, iridato 2014, batte Gallopin
BETTINI Michal Kwiatkowsk­i, 27 anni, iridato 2014, batte Gallopin
 ?? BORA/STIEHL ?? Peter Sagan, 27 anni, esulta: la 97a vittoria della carriera
BORA/STIEHL Peter Sagan, 27 anni, esulta: la 97a vittoria della carriera

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy