Dettori, gran cinquina Enable regina ad Ascot
Non sbaglia nulla e fa l’impresa nelle King George Per la cavalla è il quinto trionfo in sole sei corse disputate
Frankie Dettori nella storia dell’ippica mondiale ci è entrato già parecchie volte. Da ieri ha un motivo in più per frequentare gli annali: quello di aver condotto al successo nelle King George & Queen Elizabeth Stakes Enable, prima femmina a vincere nell’arco di poche settimane le Oaks inglesi, quelle irlandesi e poi la classicissima di Ascot. Una pista che al fantino italiano va particolarmente a genio, visto che proprio lì nel 1996 realizzò il famoso «magic seven», vincendo tutte e sette le corse della giornata. Ci credeva nell’impresa, Frankie, visto che ha fatto grossi sacrifici e si è sottoposto a una dieta ferrea per rientrare nel peso richiesto (54 chili) e sfruttare così il vantaggio di sei chili e mezzo della portacolori di Khalid Abdullah, nei confronti degli avversari, dovutole per sesso e età. Ci credevano tutti, probabilmente anche la cavalla, se è vero che ha superato persino l’inconveniente di un taglio subito dopo la corsa irlandese. I bookmakers l’avevano un po’ snobbata all’inizio, offrendola addirittura a 5 o 6 contro uno, per poi abbassare drasticamente la quota. Alla chiusura delle gabbie di par- tenza si poteva scommettere sul suo successo solo poco sopra la pari.
IL TRIONFO La corsa è stata affascinante: Frankie è partito subito forte, sapeva che i tre portacolori della giubba blu di Godolphin – Maverick Wave, Jack Hobbs e Benbatl – avrebbero tentato di impostare la
corsa su ritmi tatticamente serrati e infatti Maverick Wave è andato subito al comando e ha condotto a buona andatura. Frankie ha tenuto la sua cavalla nelle primissime posizioni, dietro il battistrada, fin poco prima dell’ultima curva, quando è scattato risucchiando il leader, giocando d’anticipo, e lasciando praticamente sul posto Ulysses e Idaho (che hanno poi completato il podio). Un’accelerazione perentoria che non ha dato scampo agli avversari. Gli ultimi 400 metri hanno sancito la vittoria, gli ultimi 200 il trionfo, gli ultimi 100 l’apoteosi con Frankie a mulinare la frusta in aria, davanti a un pubblico osannante, per celebrare la vittoria, la quinta della sua inimitabile carriera dopo quelle di Lammtarra (1995), Swain (1998), Dyalami ( 1999) e Doyen (2004). Per John Gosden, l’allenatore, è stato invece il terzo alloro nella classicissima inglese, sei anni dopo quello colto con Nathaniel, guarda caso il papà di Enable, e tre dopo quello di Taghrooda.
OBIETTIVO ARC Cavalla da ammirare anche fisicamente per la sua struttura, un vero prospetto di campionessa. Enable è così giunta alla quinta vittoria ottenuta nelle sole sei corse disputate. Una carriera che è già fantastica e che potrebbe puntare ancora più in alto visto che il suo programma agonistico parla di un impegno nelle Yorkshire Oaks del 24 agosto e dell’Arc de Triomphe. Ovviamente con in sella lui, Re Frankie!