La Gazzetta dello Sport

«Ebbene sì, stavolta ho segnato come papà»

- Giovanni Sardelli FIRENZE

«Come mio padre». Federico Chiesa sorride a fine gara. E alle tv parla del marchio di famiglia. «Effettivam­ente è un gol simile a quelli che faceva mio padre. Abbiamo meritato la vittoria, il Bologna ha fatto un bel primo tempo ma noi siamo stati squadra per tutta la partita. Sono entusiasta di giocare in questa squadra e felicissim­o di essere rimasto a Firenze». Di Chiesino parla anche Pioli. «Non vorrei spendere troppe parole su Federico, lo fate già abbastanza voi. E’ giovane e bravo anche nell’ascoltare poco quello che si dice fuori. Lui pensa a lavorare e crescere, ha qualità importanti e sa benissimo che il suo percorso è solo all’inizio».

INTRIGANTE Come quello della Fiorentina. «Questo ciclo ci porterà a diventare una buonissima squadra», dice Pioli. «Sono molto felice del mercato e di tutti i ragazzi che alleno, dai vecchi ai tantissimi nuovi. Dobbiamo lavorare, ora non possiamo essere pronti e non so quando lo saremo: forse non quest’anno, ma presto arriveremo. Abbiamo elementi interessan­ti, duttili, motivati e dal grande talento». Dispiaciut­o Donadoni. «La Fiorentina è stata poco pericolosa, perdere così è un peccato. Certo dovevamo essere più intraprend­enti nel ripartire ed un po’ meno timorosi. Il mancato ingresso di Destro? Non stava bene, non si è allenato prima del match. Spero di recuperarl­o presto».

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