«Spremevo la Mercedes come un limone, ma...»
«Ho dato il massimo, però di più non si riusciva a fare Non ci aspettavamo una Ferrari così forte, comunque lotterò»
Aggrappati alla Red Bull. Esattamente come due settimane fa a Monza dove avevano sapientemente sfruttato la pista allagata Max Verstappen e Daniel Ricciardo conquistano il podio virtuale delle qualifiche. Con una differenza tutt’altro che trascurabile però, perché stavolta, non appesantiti dalle penalizzazioni, partiranno davvero in prima e seconda fila. Ed è appunto a loro che si aggrappano gli uomini in grigio per limitare i danni di un fine settimana sin qui amaro. In casa Mercedes sapevano che la pista di Singapore, senza un vero lungo rettifilo dove scatenare la potenza della power unit realizzata a Brixworth, si sarebbe rivelata la tappa più tormentata nel cammino che si concluderà a novembre ad Abu Dhabi, ma il risultato delle qualifiche ha avuto comunque l’effetto di un pugno nello stomaco soprattutto perché Lewis Hamilton è andato a nanna con un misero quinto tempo, appesantito da
Le vittorie di Lewis Hamilton nel GP di Singapore. La prima nel 2009 con la McLaren, la seconda invece nel 2014 con la Mercedes un distacco di oltre 7 decimi.
LONTANI E l’inglese non ha mai dato l’impressione nei 10’ finali di poter lottare per la pole rimasta una contesa a tre tra Vettel, Verstappen e Ricciardo. «Ho dato il massimo, ho spremuto la macchina come un limone che alla fine è diventato secco. Più di così non si riusciva a fare», è stata l’amara constatazione del tre volte campione del mondo che molto probabilmente perderà di nuovo la leadership iridata appena conquistata a Monza. Che cosa è mancato alle W08? «Non siamo riusciti a trovare un buon bilanciamento e ci è mancato il corretto carico aerodinamico», ha spiegato Niki Lauda, usando probabilmente le stesse parole con cui aveva dovuto descrivere il magro bottino di Montecarlo e Budapest. «Ho stravolto la macchina senza mai riuscire a trovare l’assetto ottimale», è stata la spiegazione di uno smarrito Valtteri Bottas, che ha rimediato 1”4 di distacco dalla pole di Vettel, contro il quale dovrebbe lottare per il titolo. «Tutti gli anni è la stessa storia qui, sapevamo che sarebbe stata dura e che la Red Bull sarebbe risultata velocissima ma non ci aspettavamo una Ferrari così forte — ha aggiunto Hamilton —. Questa è una pista terribile per superare ma lotterò. Sebastian ha Verstappen al suo fianco e tutto può succedere».
SPERANZA Nel pronunciare queste parole forse al tre volte campione del mondo sono balenate nella mente le scintille tra Max e Seb di un anno fa in Messico e quelle più recenti di Silverstone. E sfidando lo scetticismo di Lauda («tifare la Red Bull a che serve? Fossero partiti davanti... ma se Vettel non sbaglia al via, vincerà di sicuro») l’olandese garantisce che ci proverà. Confortato da una Red Bull che, confermando quanto di buono aveva fatto vedere a Monza, si è mostrata in crescita. Storicamente questa è pista congeniale per la vettura di Milton Keynes che si è imposta tre volte proprio con Seb il quale, nel post qualifica, ha maliziosamente sottolineato come alcuni particolari a livello di deflettori fossero simili a quelli della propria SF70H. «Mi sono avvicinato alle Red Bull perché mi incuriosivano quegli elementi, avevo già chiesto loro ieri (venerdì;
se non erano nostri».
PARTENZA Su una pista dove superare è assai complicato sia Verstappen, che ha accarezzato a lungo la possibilità di diventare il più giovane detentore della pole (compirà 20 anni il sabato del GP di Malesia) sia Ricciardo sanno di giocarsi le migliori possibilità di guastare la festa a Maranello nei primi duecento metri. «Arrivando qui ho detto che si poteva vincere e ci credo ancora. Accetto la sconfitta ma sono pronto a dare battaglia in corsa. Su questo tracciato è dura superare e c’è una chance al via per superare Max. Poi ci proverò al pit con Seb», ha spiegato l’australiano che non ha saputo cedere alla battuta di spirito. «Forse facendo due calcoli sono ancora matematicamente in lizza per il titolo e potrei accontentarmi di finire sesto!».
I podi di Daniel Ricciardo nel Mondiale in corso. Il pilota australiano ha collezionato 5 terzi posti oltre alla vittoria nel GP di Azerbaigian a Baku