La Gazzetta dello Sport

MONTELLA SI GIOCA LA CARTA KALINIC

1L’esordio in campionato in questo stadio gli regalò la tripletta all’Inter. All’appello mancano solo i suoi gol

- Alessandra Gozzini INVIATA A MILANELLO (VARESE)

Il croato parte per la prima volta da titolare a San Siro: quel precedente fortunato con l’Inter...

Il Milan ha tre centravant­i che Montella deve necessaria­mente sistemare sul podio. L’estate aveva consegnato l’oro a Cutrone, sorpresa del precampion­ato e delle prime sfide vere, dall’Europa al campionato. André Silva, primo nella classifica per denaro investito, era rimasto nell’ombra per poi guadagnars­i lo scalino più alto in settimana: titolare a Vienna e tripletta da medaglia. Lo sprint degli ultimi giorni ha però visto un altro sorpasso: il portoghese tornerà argento, il primo premio inteso come maglia da titolare andrà a Kalinic. Per Nikola è un bel riconoscim­ento: sarà l’esordio da titolare a San Siro dopo un quarto d’ora di prova contro il Cagliari. Se esiste una classifica per misurare il desiderio di Milan Kalinic è certamente da scudetto: Cutrone è cresciuto nel vivaio, Silva è stato un acquisto lampo, mentre l’ex viola ha fatto di tutto per lasciare Firenze e arrivare a Milano, con secco rifiuto per qualsiasi altra destinazio­ne. A ventinove anni Kalinic è primo anche per anzianità, mentre il talento premierebb­e probabilme­nte gli altri due. L’allenatore ha però chiara la strategia per provare a battere l’Udinese: non solo la tecnica, per prevalere servono fame e spirito di sacrificio. Doti che Nikola tiene ben presenti: il carattere generoso e la disponibil­ità a mettersi al servizio del gruppo, unite a una buona capacità sottoporta, hanno fatto di lui un centravant­i da venticinqu­e milioni di euro. Se poi oggi pomeriggio Montella cerca una «vittoria sporca», come ha ammesso alla vigilia, Kalinic è di nuovo il più adatto: contro l’Udinese ha segnato il meno limpido dei suoi gol. Con un tocco su tiro di Badelj portò la Fiorentina in vantaggio nel 3-0 ai bianconeri del dicembre 2015: non esattament­e un capolavoro.

TRIPLETTA Furono invece dei bei gol, da attaccante cinico e preciso, i tre che Nikola segnò all’esordio «italiano» in questo stadio: aveva sempre la maglia della Fiorentina e piegò l’Inter con una tripletta. Altro dettaglio: anche allora, come stavolta, si giocava di settembre. Più che dei numeri Montella ha tenuto conto di altri fattori: dello stato di forma, della necessità di ruotare gli attaccanti in vista dei tanti impegni ravvicinat­i, del desiderio di rendere merito all’impegno in allenament­o di Kalinic e della volontà di far crescere senza fretta i due centravant­i più giovani. Ieri l’allenatore ha spiegato tutto questo: «Kalinic deve ancora crescere di condizione ma sono molto soddisfatt­o di lui. André Silva ha grandissim­e potenziali­tà, gli auguro di diventare tra i più forti d’Europa, dovrà solo imparare a essere più cinico e giovedì ha fatto capire che sa esserlo. Cutrone pare già dimenticat­o invece ci darà un grande contributo: è bello avere dei dubbi così, le scelte saranno fatte di volta in volta». Questa toccherà a Kalinic già titolare in Europa League, ma lontano da Milano e unico ancora a secco: generoso tanto da lasciare spazio al tris di André Silva, compagno di reparto, e al gol di Suso, entrato pochi attimi prima al suo posto mentre oggi gli farà da suggeritor­e. Il week-end può essere quello giusto: ieri ha segnato Perisic, connaziona­le e amico con cui condivider­e le vacanze, mentre oggi a San Siro ci saranno Vanja e Mateo, moglie e figlio. E sarebbe anche un buon modo per guardare al futuro: la prossima volta che il Milan giocherà a San Siro di domenica sarà da ospite, a metà ottobre, dell’Inter...

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ANSA Nikola Kalinic, 29 Sotto Vincenzo Montella, 43
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