Chiamatelo signor Sorriso Vince le sfide col talento zen
Tecnica, istinto del gol E la serenità dei predestinati: Fede macchina da calcio
Gli hanno detto centinaia di volte che il secondo anno per un talento in crescita è impegnativo come scalare il Pordoi. Ma Federico Chiesa ha la capacità di rendere semplici i passaggi più delicati della sua carriera. E così ha iniziato la stagione trascinando l’Under 21 e diventando il simbolo del nuovo progetto Fiorentina. Risultando immune anche agli effetti negativi delle mille voci di mercato che lo hanno avvicinato (ed è vero) a Inter, Bayern, Zenit e Napoli. Con ipotesi di stipendi da capogiro per un ragazzo della sua età che, per il momento, guadagna 400 mila euro. Tutto gli scivola addosso. Anzi, tutto lo fortifica. Lasciando inalterato solo il sorrisetto che accompagna ogni suo colpo.
UOMO IMMAGINE Federico Chiesa un anno fa era un progetto interessante. Un esterno offensivo capace di macinare chilometri aiutando il terzino e sostenendo la manovra offensiva. Il gioiello viola è cresciuto e ha preso coscienza del suo ruolo. In campo ma anche fuori dal campo. I Della Valle lo hanno scelto come immagine di qualcosa che doveva ricominciare. Gli hanno chiesto di mettersi in posa per presentare le maglie con i quattro colori dei rioni di Firenze. Poi, gli hanno dedicato un comunicato per dire che era incedibile. L’unico. Più importante di Bernardeschi, di Borja Valero, di Kalinic, di Vecino. Tutti con la valigia in mano. E lui ha accettato anche questa sfida. Senza pretendere subito il nuovo contratto. Fidandosi.
NUOVA SFIDA Con Pioli è stato amore a prima vista. Ma il dato importante è che Federico ha dimostrato subito di essere cresciuto. Mentalmente e tecnicamente. Il nuovo tecnico ha reso definitiva un’idea che a fine stagione aveva accarezzato anche Sousa e cioè spostarlo sulla fascia sinistra, come all’Europeo U21. E Chiesa ha salito un altro gradino nel suo percorso di crescita. Dinamismo e spirito di sacrificio si sono sommati a nuovi movimenti offensivi. E anche se calcia con due piedi le varietà di soluzioni che ha concludendo con il destro sono sicuramente superiori. La magia contro il Bologna può diventare un marchio di fabbrica. E Federico può diventare un Callejon di casa nostra. Fondamentale oggi per la Fiorentina, domani magari anche alla causa azzur- ra. E non pensate che sia spaventato dall’idea di alzare l’asticella. Senza presunzione ma con il solito sorriso incantato accetterà qualsiasi sfida.
RINNOVO Federico Chiesa non ha ancora un procuratore. Non ne ha bisogno. Entro settembre ci sarà il primo contatto vero tra Pantaleo Corvino e babbo Enrico per cercare di garantire al gioiello viola il giusto riconoscimento economico. L’idea è quella di portarlo subito ai livello dei top della Fiorentina (più di un milione di ingaggio). Si parlerà anche di una possibile clausola rescissoria. Si valuterà se allungare il contratto fino al 2022. Decideranno Corvino e il babbo. Lui in testa ha solo tanta voglia di vincere. Se possibile con la sua Fiorentina.
Le presenze con la Fiorentina di Chiesa tra Serie A, Europa League e Coppa Italia, con 5 reti all’attivo: 4 in campionato e una (in 5 partite) in Europa
Partite all’ultimo Europeo U21 in Polonia per Chiesa, ma senza gol. Il primo centro lo ha trovato in amichevole con la Slovenia lo scorso 4 settembre