La Gazzetta dello Sport

Francini e Carnevale «Bello e cinico: è l’ora» Solo Crippa vede Juve

Dirigente dell’Udinese: «Il Napoli ci delizia, merita il terzo scudetto». L’ex centrocamp­ista: «Allegri favorito, ha più rosa»

- Mimmo Malfitano NAPOLI

La storia del Napoli dedica loro pagine speciali, persino storiche. Raccontano le imprese di cui sono stati protagonis­ti, momenti che ricordano gli unici due scudetti conquistat­i dal club nei suoi 91 anni di attività. Il primato solitario del Napoli attuale, è la novità di quest’inizio di campionato, un inedito, che apre ad alcune consideraz­ioni sulla possibilit­à che questo possa essere l’anno giusto per riportare lo scudetto in città, dopo un’attesa di 28 anni. Sull’argomento, abbiamo raccolto i pareri di alcuni ex giocatori, protagonis­ti seppur in epoche diverse, degli unici due titoli vinti dal Napoli.

CINISMO Andrea Carnevale, 105 presenze e 31 gol in 4 stagioni, ha vinto 2 scudetti, una coppa Uefa ed una coppa Italia con la maglietta azzurra. Oggi, è un dirigente dell’Udinese. «Per quello che sta dimostrand­o, il Napoli merita di vincere il terzo scudetto. Ci sta deliziando con un calcio spettacola­re e, adesso, vince pure. E’ diventato più cinico, ed ha imparato a non subire le squadre di medio-bassa classifica. Credo che nei giocatori prevalga la convinzion­e di essere forti, di potercela fare», dice l’ex attaccante della Nazionale.

EQUILIBRIO Giovanni Francini, 184 presenze e 10 gol in 7 stagioni, ha vinto 1 scudetto e 1 coppa Uefa col Napoli. Le sue puntate in città sono frequenti, è solito partecipar­e a programmi sportivi sulle emittenti locali. «Ci sono tanti motivi per essere ottimisti e quindi non vedo perché non bisogna essere fiduciosi pur senza risultare sfrontati. Questo Napoli ha tutto per poter vincere lo scudetto, soprattutt­o ha un allenatore straordina­rio che ha dato un gioco davvero spettacola­re alla squadra. A differenza poi della passata stagione la squadra sembra davvero matura, non ha lasciato fin qui punti per strada come era accaduto dodici mesi fa contro avversarie come Pescara e Palermo, poi retrocesse», osserva l’ex difensore.

ORGANICO INFERIORE Massimo Crippa, 150 presenze e 9 gol in 5 stagioni, ha vinto uno scudetto e una coppa Uefa. Attualment­e, è un dirigente sportivo. «Non me ne vogliano i miei amici napoletani, ma la Juventus resta la favorita, al di là del mezzo passo falso di Bergamo, perché ha un organico superiore alla media ed anche superiore a quello del Napoli. Bisogna augurarsi che fili sempre tutto liscio, soprattutt­o dopo l’infortunio di Milik. Sarri sta impiegando un numero maggiore di calciatori e questo potrebbe rivelarsi importante in una stagione lunga e ricca di impegni. Per adesso il Napoli è una macchina perfetta ma, paradossal­mente, capiremo se potrà vincere lo scudetto quando arriverà un pari o una sconfitta. Se il presidente saprà supportare il tecnico e l’ambiente resterà tranquillo vorrà dire che ci sono davvero le condizioni per provare a vincere il tricolore».

CONCRETEZZ­A La chiede Andrea Carnevale, a proposito del calcio spettacolo. “Il Napoli incanta per quello che sa esprimere in campo, si tratta di un meccanismo sincronizz­ato, che Sarri ha saputo portare alla perfezione o quasi. Però, dovrà essere più concreto, sarebbe un peccato se continuass­e a battere record, impression­are il mondo intero per il suo calcio e, poi, non dovesse vincere nemmeno quest’anno. Al momento, il Napoli non mi pare competitiv­o per la Champions League, ma per lo scudetto è sicurament­e favorito».

FIDUCIA Ne ha parecchia, Giovanni Francini, in questo Napoli che ha acquisito una mentalità vincente. «Credo che le gare della passata stagione, contro Real Madrid e Juventus, abbiano segnato la svolta. Adesso il gruppo è estremamen­te convinto delle proprie capacità e questo è un presuppost­o fondamenta­le per provare a lottare fino in fondo con la Juve». E lui ha un motivo in più per essere speranzoso: prima del settennato napoletano, per quattro stagioni è stato un giocatore del Torino. Proprio come Massimo Crippa, la cui storia calcistica non può prescinder­e dalle tre stagioni giocate in maglia granata. Da lì, Luciano Moggi lo prelevò per portarlo a Napoli.

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IPP/REUTERS/GETTY Cinque volti del super Napoli: Insigne, Callejon, Reina, Hamsik e Mertens

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