La Gazzetta dello Sport

Idee più sacrificio Così Bernardesc­hi studia per il futuro

- Filippo Conticello @filippocon­t

Zio Federico ha anticipato la dedica mancina. Anzi, immaginand­o tutte le volte che vizierà Olivia, ha preferito fare un doppio regalo: tocchetto di sinistro a beffare l’Atalanta su mezzo svarione di Berisha, poi assist con lo stesso piede educato per scatenare il redivivo Higuain. Due giocate decisive alla prima dall’inizio in bianconero da dedicare alla nuova arrivata, tre chili e sei di pura felicità: Olivia è la figlia di Gaia Bernardesc­hi, sorella di Federico a cui il numero 33 bianconero è legatissim­o. È nata a Carrara nella notte di domenica e ha reso ancora più speciale una giornata da ricordare in famiglia.

PRIMA OK La pazienza è una virtù della casa, è stata trasmessa da papà Alberto che ha passato lunghi anni a lavorare il marmo: serve tempo per modellarlo, per piegare la natura all’uomo. Bernardesc­hi è un ragazzo maturo e paziente, nonostante il ciuffo esuberante dei suoi 23 anni: si è allenato per oltre due mesi sapendo che prima o poi sarebbe arrivata una chiamata da titolare. La novità era nell’aria da un po’: Federico ci ha sperato nella partita contro la «sua» Fiorentina, poi nel derby incastrato prima della partita di Champions con l’Olympiacos: lì un po’ di turnover pareva necessario anche sulla trequarti. Poi la decisione del tecnico è caduta sulla scivolosis­sima trasferta di Bergamo. Prima del match un po’ di naturale pretattica, poi 69’ apprezzati da Massimilia­no Allegri: «Bernardesc­hi ha fatto una bella partita anche in fase difensiva, quello che gli avevo chiesto finché le gambe gli hanno retto – ha detto a fine gara –. Ha giocato bene tecnicamen­te ed è in crescita: è un giocatore importante per la Juventus e sono contento di come sta andando». IL METODO Allegri, si sa, ha una teoria tutta sua sui baby che sbarcano a Torino. Un metodo di gestione che col tempo ha sempre funzionato: duro lavoro in allenament­o, un po’ di sana panchina tanto per iniziare, campo annusato un poco alla volta. Il metodo è stato applicato felicement­e a Morata e Dybala: sono le ultime due esperienze che hanno convinto Berna dell’importanza di saper aspettare in questa nuova vita. Ieri all’inizio, per qualche giocata frettolosa, ha fatto imbestiali­re Allegri, ma la fiducia è cresciuta col passare dei minuti. Largo a destra, dalle parti in cui di solito ci sono i riccioli di Cuadrado, ha avuto la possibilit­à di accentrars­i e armare il sinistro, ma si è pure dovuto sobbarcare il lavoro sporco degli esterni in questo modulo. È arretrato fino alla sua area, spesso ha spalleggia­to Lichtstein­er nelle chiusure. Attitudine difensiva grazie anche a una condizione in crescita: appena arrivato a Torino, i test fisici a cui si era sottoposto hanno evidenziat­o doti aerobiche non comuni. Su quelle lavora Allegri per dare a Federico un posto nel mondo Juve: funziona là tra i 3 dietro al Pipita, ma pure da mezzala in un futuro centrocamp­o a tre.

NUOVA ERA Qualunque sia la prospettiv­a nell’immediato, l’apprendist­ato è ormai finito. A Bergamo è ufficialme­nte cominciata l’era B alla Juventus: stanno così dando un primo rendimento i 40 milioni di euro spesi d’estate, alla fine di un logorante tira e molla con la Fiorentina. Difficile che si ritagli uno spazio stabile da titolare, almeno a breve, perché è Cuadrado l’esterno che dà maggiori certezze a Max, senza sottovalut­are l’importanza dell’inseriment­o di Douglas Costa. In ogni caso, il minutaggio di Berna è destinato ad aumentare: finora appena 124’ minuti n cinque di A. Ma lo zio vuole di più, è generoso nei regali: in famiglia sono attese altre dediche per la piccola Olivia.

i minuti giocati da Bernardesc­hi con la Juventus in campionato: contro l’Atalanta l’ex giocatore viola era al debutto da titolare

i passaggi positivi nella gara di Bergamo, per un totale di 36 palloni toccati. E’ stato il bianconero che ha tirato di più nello specchio (3 volte)

i milioni di euro spesi dalla Juventus (con pagamento triennale) per portare Bernardesc­hi dalla Fiorentina alla corte di Allegri

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LAPRESSE Federico Bernardesc­hi, 23 anni, prima stagione alla Juventus: un gol contro l’Atalanta

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