La Gazzetta dello Sport

L’occhio virtuale è più attendibil­e Ma restano dubbi

- Francesco Ceniti

Stiamo lavorando per voi. Potrebbe essere il cartello da appendere fuori dalle postazioni Var. Darebbe un senso ben preciso all’evoluzione della tecnologia (in fase sperimenta­le, sempre meglio ricordarlo), specie sul fuorigioco dove si sta cercando di arrivare a un obiettivo molto ambizioso: gestirlo in modo computeriz­zato come accade con il gol-non gol. Un traguardo che potrebbe essere raggiunto al Mondiale 2018 (se l’Ifab darà l’ok alla moviola in aiuto degli arbitri) o forse più in avanti. Ma indietro non si torna (lo hanno detto ieri anche il c.t. Ventura e Malagò, presidente del Coni) ed è per questa ragione che sull’offside si sta assistendo a chiamate tecnologic­he sempre più ardite. Le ultime Al 25’ del p.t., gol annullato a Iemmello: al momento del tiro di Memushaj, l’attaccante ha spalla e ginocchio in fuorigioco di qualche centimetro

in ordine di tempo sono state quelle di Benevento (rete annullata a Iemmello) e Torino (gol convalidat­o a Kean). Soprattutt­o quest’ultima ha messo in moto una serie di polemiche: Sky ha valutato in modo opposto il replay dell’azione incriminat­a. Dai vertici arbitrali nessun commento ufficiale, ma una sintesi ufficiosa c’è: «Conta la nostra decisione».

TRIDIMENSI­ONE La differenza tra i due replay chiama in causa prospettiv­e e punti anatomici diversi. In pratica, la spalla di N’Koulou è secondo la Var in linea con Kean, mentre Sky preferisce prendere il piede del difensore come riferiment­o. La telecamera non allineata lascia aperta ogni soluzione: nessuno ha la verità in tasca. Il punto d’arrivo nella intenzione della Fifa è arrivare al fuorigioco stile gol non gol. Per farlo occorre una tecnologia tridimensi­onale, ma al momento non c’è. La Var, quindi, si muove su un modello bidimensio­nale (lo stesso di Sky), ma grazie a degli accorgimen­ti elettronic­i testati da qualche mese ha fatto dei passi in avanti. Mappa, ad esempio, il campo con delle griglie per avere maggiori riferiment­i. Seleziona 4 fermi immagine del momento in cui il pallone parte per il passaggio: dopo vari esperiment­i e prove si è capito che è il secondo quello giusto per valutare l’offside. A questo punto i due Var, con l’aiuto tecnico, ripassano le immagini e tracciano i possibili punti utili per individuar­e il fuorigioco oppure la posizione regolare. Fino a quando il frame resterà bidimensio­nale non ci sarà mai la certezza su questioni di centimetri o millimetri, ma solo continuand­o nella sperimenta­zione si potrà arrivare alla quasi perfezione.

LINEA RETTA Certo, ai tifosi del Torino resterà un eterno dubbio sul gol del Verona: regolare o irregolare? Stesso dilemma accaduto per la reti annullate a Kalinic oppure a Lasagna in Milan-Udinese. E anche quella di Iemmello viaggia sul filo di lana. Bisogna abituarsi, sarà sempre così fino al termine del campionato. E se fino a ieri erano le linee tracciate dalle tv a dettare i tempi, adesso spetta (come è giusto che sia) alle griglie della Var. Il guardaline­e elettronic­o sta emettendo i primi vagiti e ci vorrà un po’ di tempo perché possa spazzare via ogni sospetto. E’ stato così anche con il gol fantasma che tra l’altro è una situazione più semplice da gestire perché ruota intorno a due telecamere fisse poste dentro la porta. Ma l’obiettivo di ridurre le sviste è la bussola che ha portato all’introduzio­ne della moviola in A. E i primi numeri ufficiali della Var inducono all’ottimismo: la media di errori evitati a giornata in questo inizio di campionato è 3. Non è poco, dato che proiettand­o questa media sulle 38 giornate di campionato, si arriverebb­e a oltre 100 nel corso di tutta la stagione. Questo sì sinonimo di perfezione.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy