L’occhio virtuale è più attendibile Ma restano dubbi
Stiamo lavorando per voi. Potrebbe essere il cartello da appendere fuori dalle postazioni Var. Darebbe un senso ben preciso all’evoluzione della tecnologia (in fase sperimentale, sempre meglio ricordarlo), specie sul fuorigioco dove si sta cercando di arrivare a un obiettivo molto ambizioso: gestirlo in modo computerizzato come accade con il gol-non gol. Un traguardo che potrebbe essere raggiunto al Mondiale 2018 (se l’Ifab darà l’ok alla moviola in aiuto degli arbitri) o forse più in avanti. Ma indietro non si torna (lo hanno detto ieri anche il c.t. Ventura e Malagò, presidente del Coni) ed è per questa ragione che sull’offside si sta assistendo a chiamate tecnologiche sempre più ardite. Le ultime Al 25’ del p.t., gol annullato a Iemmello: al momento del tiro di Memushaj, l’attaccante ha spalla e ginocchio in fuorigioco di qualche centimetro
in ordine di tempo sono state quelle di Benevento (rete annullata a Iemmello) e Torino (gol convalidato a Kean). Soprattutto quest’ultima ha messo in moto una serie di polemiche: Sky ha valutato in modo opposto il replay dell’azione incriminata. Dai vertici arbitrali nessun commento ufficiale, ma una sintesi ufficiosa c’è: «Conta la nostra decisione».
TRIDIMENSIONE La differenza tra i due replay chiama in causa prospettive e punti anatomici diversi. In pratica, la spalla di N’Koulou è secondo la Var in linea con Kean, mentre Sky preferisce prendere il piede del difensore come riferimento. La telecamera non allineata lascia aperta ogni soluzione: nessuno ha la verità in tasca. Il punto d’arrivo nella intenzione della Fifa è arrivare al fuorigioco stile gol non gol. Per farlo occorre una tecnologia tridimensionale, ma al momento non c’è. La Var, quindi, si muove su un modello bidimensionale (lo stesso di Sky), ma grazie a degli accorgimenti elettronici testati da qualche mese ha fatto dei passi in avanti. Mappa, ad esempio, il campo con delle griglie per avere maggiori riferimenti. Seleziona 4 fermi immagine del momento in cui il pallone parte per il passaggio: dopo vari esperimenti e prove si è capito che è il secondo quello giusto per valutare l’offside. A questo punto i due Var, con l’aiuto tecnico, ripassano le immagini e tracciano i possibili punti utili per individuare il fuorigioco oppure la posizione regolare. Fino a quando il frame resterà bidimensionale non ci sarà mai la certezza su questioni di centimetri o millimetri, ma solo continuando nella sperimentazione si potrà arrivare alla quasi perfezione.
LINEA RETTA Certo, ai tifosi del Torino resterà un eterno dubbio sul gol del Verona: regolare o irregolare? Stesso dilemma accaduto per la reti annullate a Kalinic oppure a Lasagna in Milan-Udinese. E anche quella di Iemmello viaggia sul filo di lana. Bisogna abituarsi, sarà sempre così fino al termine del campionato. E se fino a ieri erano le linee tracciate dalle tv a dettare i tempi, adesso spetta (come è giusto che sia) alle griglie della Var. Il guardalinee elettronico sta emettendo i primi vagiti e ci vorrà un po’ di tempo perché possa spazzare via ogni sospetto. E’ stato così anche con il gol fantasma che tra l’altro è una situazione più semplice da gestire perché ruota intorno a due telecamere fisse poste dentro la porta. Ma l’obiettivo di ridurre le sviste è la bussola che ha portato all’introduzione della moviola in A. E i primi numeri ufficiali della Var inducono all’ottimismo: la media di errori evitati a giornata in questo inizio di campionato è 3. Non è poco, dato che proiettando questa media sulle 38 giornate di campionato, si arriverebbe a oltre 100 nel corso di tutta la stagione. Questo sì sinonimo di perfezione.