Frosinone, festa a metà La Cremonese resiste ma Longo ora è in testa
1Nessun gol e 13mila spettatori al debutto nello stadio Stirpe Traversa di Dionisi, errori di Sammarco e Paulinho, ed è 0-0
Èqui la festa, un match che profumava di storia ma con Tesser e la Cremonese a rifiutare copione e ruolo di vittima predestinata. Gara inaugurale dello stadio Benito Stirpe, Longo e i suoi strappano solo un punto, ma basta per essere in vetta da soli. Risultato giusto, anche se il Frosinone mastica amaro con Sammarco, nel recupero, a sparare su Canini il pallone da tre punti servitogli da Dionisi. Anche il conto degli «erroracci» è pari, visto come Paulinho fa un identico strafalcione su assist laterale di Renzetti, colpendo male e sbilenco.
CHIAVE La Cremonese schiera Dos Santos centrale, difesa tra le migliori, ma in attacco balbetta arrivando allo Stirpe con un digiuno di 4 ore e mezza (269’ senza far gol), passati adesso a 6 ore nette. Cambia Longo sul lato: Beghetto a sinistra, Gori play, Sammarco in mediana con Soddimo, ma pronto a fare da supporto a Ciano-Dionisi (mancava Daniel Ciofani). Tesser alza gli esterni, obbligando Longo alla difesa a 5 e ne risente la catena di trasmissione: la mediana fatica e le punte restano senza rifornimenti. Tant’è che la Cremonese avanza qualche metro, osa (Arini dalla distanza) ma si allarga e il Frosinone ci si infila subito: al 24’ Ciano tira da fuori e Dionisi taglia l’area, Soddimo in spaccata arriva un amen in ritardo. La sfida esplode, la fase di studio finisce, Pesce sfiora il palo e un gol è annullato per fuorigioco all’ex Mokulu (31’). Ma basta che Beghetto e Matteo Ciofani avanzino di nuovo che il Frosinone sfiora il gol con la traversa di testa di Dionisi (32’, cross di Ciano).
Senza aumentare i ritmi, il Frosinone si prende pallino e gioco nella ripresa, avanzando Soddimo in un 3-4-3 inevitabile mentre alla Cremonese non resta che puntare sulle ripartenze. Frara, Maiello e Volpe non cambiano le forze, Tesser arretra gli esterni ma non il baricentro, pronto al contropiede. Quello buono, che poteva essere letale, lo divora Paulinho, mentre Canini un gigante in difesa - spazza (davanti Ujkani) la pallonata di Sammarco a gara finita. Fa festa Frosinone, ma è una gioia a metà.