TRE VALLI: NIBALI C’È MA VINCE GENIEZ
1Lo Squalo attacca e chiude terzo: è in forma Lombardia. Polemica tra Fdj e Moscon
Nibali va forte, è in forma Lombardia, ma non vince e finisce terzo. Thibaut Pinot dimostra di avere la condizione per essere un grande rivale dello Squalo sabato nella classica delle foglie morte, ma chiude secondo. Il successo alla Tre Valli Varesine numero 97 va così, un po’ a sorpresa ma con merito, al francese Alexandre Geniez. Il tutto mentre le squadre italiane dimostrano un giorno di più i loro limiti tecnici, avviandosi al triste record di nessuna vittoria stagionale in Italia. E mentre Marino Amadori (il c.t. Cassani era assente per il lutto di un caro amico) s’è visto costretto a ritirare l’ammiraglia della Nazionale dopo circa 130 chilometri di gara, per l’abbandono di tutti i suoi corridori.
TATTICA SBAGLIATA La corsa entra nel vivo all’ultimo giro del circuito cittadino, con Verona all’attacco e uno scatenato Visconti a guidare l’inseguimento. La Bahrain-Merida, che può contare anche su Nibali, Colbrelli, Pellizotti e Gasparotto, è nettamente la squadra più forte del lotto. Ma viene gestita tatticamente male dall’ammiraglia. Succede infatti che, dopo una gara abbastanza tranquilla, il ritmo imposto da Visconti fa una vittima, il suo compagno Colbrelli, vincitore 2016, ma non è sufficiente per far fuori gli avversari di Nibali. Così, quando sull’ultima salita, quella di Bobbiate, a 4 km dall’arrivo lo Squalo parte con un rapporto lunghissimo, Pinot stringe i denti e riesce a saltargli al mozzo. Aru prova a reagire e si porta appresso Geniez, ma dopo un po’ i due desistono. Moscon prova a uscire dal gruppo, però all’ultimo chilometro il divario con gli inseguitori è di 3-4 secondi. Geniez rilancia e si accoda, Ulissi ci mette coraggio ma riacciuffa la testa della corsa in asfissia a meno di 300 metri al traguardo e Pinot ha già lanciato la volata. Nibali non rimonta, Geniez sì. E infilza i due rivali. «Questa è una corsa importante — ammette il 29enne francese della Ag2R —. Prima del via ho letto l’albo d’oro e ho detto ai miei compagni che avrei provato a fare la corsa. Sono felice, ho battuto corridori forti come Pinot e Nibali». Il connazionale Pinot mastica amaro: «Alla Milano-Torino (domani, ndr) e sabato al Lombardia voglio prendermi la rivincita».
SERENO E Nibali? Tutto sommato è sereno. «Ho provato a usare la stessa tattica di due anni fa. Allora era andata bene, stavolta no. Pinot ha sofferto, ma mi ha tenuto la ruota. Poi mi ha dato qualche cambio, però non s’è svenato. Il Lombardia? La mia condizione è buona, il percorso adatto alle mie caratteristiche. Mi aspetto che saranno in tanti a fare la corsa su di me. Parto da favorito, però per vincere ci vorrà la giornata perfetta. Gli avversari? Beh, Pinot su tutti. Kwiatkowski (che ieri ha corso in funzione di sabato prima di ritirarsi, ndr) c’è. Poi Henao, Uran, Villella, Quintana».
IL CASO La Tre Valli è stata segnata anche da uno spiacevole episodio. Lo svizzero Sebastien Reichenbach è caduto nelle prime fasi di gara: sospetta frattura del gomito sinistro. Ai soccorritori avrebbe detto di avere avuto un diverbio in corsa con un corridore, senza specificare chi. Poi in serata la sua squadra, la francese FdJ, ha dato la colpa della caduta a Gianni Moscon. «Falso, io non c’entro nulla. Eravamo in un tratto di buche e a Reichenbach sono scivolate le mani dal manubrio. Con lui non ho mai parlato in vita mia», la risposta del trentino di Sky. Che poco dopo, via twitter, ha sentito il bisogno di aggiungere: «Mi spiace di aver sentito che Reichenbach è caduto, gli auguro un pronto recupero». Va ricordato che la FdJ è la squadra di Kevin Reza, al quale Moscon, al Romandia, aveva rivolto frasi razziste. A denunciare il fatto, avvenuto in gara, era stato proprio Reichenbach che su twitter scrisse: «Sono scioccato per aver sentito degli stupidi usare ancora tra i professionisti delle offese razziste. Sei una vergogna per il nostro sport». Non fece il nome di Moscon, che poi venne fermato per sei settimane da Sky.
«SABATO SARÒ FAVORITO, MA MI SERVIRÀ UN GIORNO PERFETTO» VINCENZO NIBALI SICILIANO BAHRAIN-MERIDA