La Gazzetta dello Sport

Il rientro è vicino Santon pronto a riprenders­i la fascia sinistra

Crede in lui, la famiglia gli ha sempre dato grande forza: Davide ricomincia

- MILANO

Non chiamatelo più «bimbo». Non perché lo riterrebbe un’offesa, ma perché quella versione fa parte del brillante passato. Davide Santon, oggi, è uomo anche in campo.

SPALLETTI Quel campo «ritrovato» per davvero il 18 settembre quando Luciano Spalletti lo ha inserito per la prima volta nella lista dei convocati. L’Inter si imbarcava sul treno per Bologna e lui, in quell’occasione sì come un «bimbo», postava una foto felice alla Stazione Centrale di Milano. Davide non gioca dal 28 maggio, oltre un’ora contro l’Udinese nell’ultima giornata di campionato. Poi, una serie di problemi durante il ritiro estivo ne hanno ritardato l’inseriment­o nella rosa di Spalletti. L’allenatore di Certaldo, però, ha compreso subito il Davide uomo prima del Santon calciatore. Gli ha parlato, ancora quando si allenava a parte, confidando­gli di fare affidament­o su di lui in primo luogo per l’aspetto umano, lui che all’Inter è cresciuto. E poi, spiegandog­li come avrebbe lavorato con lui sul campo una volta recuperato per rilanciarl­o sulla fascia sinistra. In tutti questi mesi si è poi messo Davide in prima persona a lavorare su se stesso. Dal punto di vista mentale, imparando a gestire quella inconscia paura di affondare i contrasti dopo gli infortuni subiti. Un lavoro lungo che sta dando i suoi frutti. Per il derby non verrà schierato titolare, ma con ogni probabilit­à potrà già essere considerat­o se ci fosse necessità di entrare a 15-20 minuti dalla fine. La fascia sinistra nerazzurra, spartita tra Dalbert e Nagatomo, potrebbe ben presto ritrovarsi un nuovo tassello.

MENTE E CORPO Santon ha cambiato approccio mentale al lavoro quotidiano e anche alla cura del suo fisico. Insieme con lo staff medico dell’Inter il terzino ha stilato una serie di lavori indirizzat­i esclusivam­ente a lui che gli hanno consentito di riguadagna­re tonicità senza incidere troppo su quei punti che gli hanno creato i recenti problemi. La vicinanza di Spalletti si è unita a quella ben conosciuta della famiglia. Da papà Mirko a mamma Renata fino al fratello Enrico, la compagna Chloe e la figlia Sienna. Un nucleo affiatato anche nei periodi in cui per Davide si faticava a vedere una soluzione. Sarà il campo a dire in che condizioni è tornato Santon, intanto è fondamenta­le che ritrovi quella sana incoscienz­a, la «saggia spensierat­ezza», la stessa che nel 2009 gli consentì di marcare alla grande Cristiano Ronaldo in Champions contro il Manchester United grazie all’intuizione di Mourinho. In maniera ottimale: «Il mio idolo. Ho la sua maglia in un quadro sul muro. È ancora sporca, come allora» - racconta ancora adesso Santon.

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GETTY Davide Santon, 26, cresciuto tra Ravenna e Inter

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