La Gazzetta dello Sport

Primo non prenderle Lo spettacolo di Sarri ha le spalle ben coperte

Napoli in 7 gare ha incassato solo 5 gol, fra cui un rigore. Koulibaly è cresciuto, con fisico e velocità si completa con Albiol

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Primo, non prenderle. E’ semplice la filosofia di Maurizio Sarri, ma un perché tutto suo ce l’ha. Tenere la porta inviolata è il primo obbiettivo, insieme all’imposizion­e del gioco, che si pone il Napoli. Una condizione necessaria, considerat­a la forza offensiva del collettivo. Il gol, tra l’altro, è una delle cose che non manca mai, basta dare uno sguardo ai numeri dell’attacco: sono già 25 le reti realizzate dopo 7 giornate di campionato. Nell’Europa dei big, il Napoli è secondo soltanto al Psg che ne conta due in più. Il discorso, però, riguarda la difesa, a cui spetta il compito più arduo, quello di tenere inviolata la porta di Pepe Reina. Conta poco se il tridente d’attacco va in gol con una media pazzesca, oltre 3 a partita. Sarri non sopporta subirne, quando accade, va su tutte le furie, perché ritiene che i suoi insegnamen­ti non siano stati applicati. MAGGIORE EQUILIBRIO Proprio alla difesa, l’allenatore dedica allenament­i particolar­i, un tipo di lavoro che continua a dare risultati positivi. Rispetto ai due campionati precedenti, dopo sette giornate, il Napoli ha incassato 5 reti, contro le 6 dello scorso anno e le 7 del primo campionato napoletano di Sarri. Differenze minime, in ogni modo, ma che assumono un carattere diverso se si considera che due delle 5 reti sono arrivate una su calcio di rigore e l’altra su calcio d’angolo, rispettiva­mente contro Verona e Atalanta. Insomma, situazioni veniali, che sono costate a Pepe Reina qualche critica che, poi, lo stesso portiere ha saputo respingere con la prestazion­e contro il Feyenoord, nel martedì di Champions League. In sette giornate, la sua porta è rimasta inviolata in 3 partite, Bologna, Benevento e Cagliari.

CRESCITA KOULIBALY Il suo impegno non ha uguali, in due anni la crescita è stata costante, sono lontani i tempi in cui le critiche non gli davano tregua, soprattutt­o nella prima stagione napoletana. Attraverso il lavoro, Sarri ne ha elevato il rendimento e, oggi, Kalidou Koulibaly, è uno dei difensori più ricercati sul mercato straniero. Basti pensare che nella scorsa estate, Aurelio De Laurentiis ha rinunciato a 50 milioni di euro, offerti dal Chelsea di Antonio Conte, per non indebolire il reparto. La fisicità e la velocità del difensore senegalese s’integrano alla perfezione con l’esperienza e la migliore qualità tecnica di Raul Albiol. Loro due sono tra gli inamovibil­i di Sarri, difficilme­nte l’allenatore li tiene fuori, a meno di un problema fisico. MIGLIORARS­I Al di là dell’equilibrio ritrovato, Sarri continua a lavorare sui difetti che emergono, spesso, sulle palle inattive: in questo caso la difesa va in sofferenza. Il problema è atavico, comunque, ma l’allenatore via via sta eliminando quegli errori che hanno costretto la squadra ad inseguire il risultato per ben tre volte in quest’avvio

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GETTY Kalidou Koulibaly, 26 anni, difensore del Napoli dal 2014

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