FABIO E CIRO, ASSI AL SERVIZIO DI NAPOLI
La città ringrazia Cannavaro&Ferrara
Uno, dieci Fabio Cannavaro. Cento, mille Ciro Ferrara. Come sarebbe bello il calcio, come cambierebbe il ruolo dello sport nella società se si comportassero tutti come le due bandiere del Napoli. Certo, a questo mondo non si fa mai niente per niente e sicuramente due ex idoli delle folle che si mettono in società non lo fanno solo per beneficenza, ma i due napoletani si meritano uno scudetto ad honorem per l’impegno post-agonistico. E’ dal maggio 2005, in verità, che la Fondazione Cannavaro-Ferrara è attiva nel volontariato a favore dei bambini disagiati dei quartieri della città ma adesso si è messa al servizio dello sport cittadino in maniera più concreta con la società dilettantistica (senza scopi di lucro) Giano srl, che prende il nome (non a caso) dal riferimento mitologico della collina del Vomero.
C’è un’area salita agli onori delle cronache per il suo disagio come quella di Scampia? Ed ecco che Ferrara&Cannavaro intervengono finanziariamente al fianco dell’Arci per ristrutturare i campi di calcio e ricostruire nel nome di una vittima innocente della Camorra, Antonio Landieri, lo stadio locale. C’è lo stadio del ben più ricco quartiere del Vomero da salvare e il Comune guarda da un’altra parte? Ed eccoli lì i due ex fenomeni che raccontano come hanno vinto il bando di affidamento della Regione e, grazie all’intervento del Consiglio di Stato, possono finalmente lavorare per il restyling della struttura. Non un impianto qualsiasi, badate bene, ma il secondo impianto cittadino dopo il San Paolo, sottratto ai 7000 utenti del quartiere semi-residenziale del Vomero per una serie di beghe burocratiche.. Chiedete cos’è (e soprattutto cos’era) il Collana a un tifoso di calcio e vi ricorderà i gol di Vinicio col Napoli, l’indimenticata epopea dell’Internapoli e i sogni del Campania allenato da Claudio Ranieri. Chiedete cos’era diventato il Collana in era più recente alle famiglie del quartiere e vi diranno che era l’unico posto dove si potesse fare attività sportiva, dall’atletica al nuoto.
A parte la scherma, portata avanti dal c.t. azzurro della spada Sandro Cuomo, il Collana è stato abbandonato a se stesso e così si presenta a due anni dalle Universiadi del 2019 di cui dovrebbe essere una degli assi portanti. Ma intanto bisognerà vedere come finirà l’investimento di 7 milioni di euro annunciato dalla Giano per un restyling che prevede anche spazi attrezzati a parco e strutture hi-tech sulle tribune perché i due assi del pallone sono disposti a restare più in disparte se la Regione si deciderà ad assumere direttamente la gestione dell’impianto.