Silva+Cutrone: Milan, sono qui i gol
La loro media indica teoricamente la coppia ideale per il derby: ma rischiano di star fuori entrambi
Premessa: la percentuale che sia questa la coppia di attaccanti che vedremo domenica sera con l’Inter è di poco superiore allo zero. Considerazione: se Montella dovesse basarsi sul banale dato del rapporto gol-minuti giocati, allora non ci sarebbero dubbi. André Silva e Patrick Cutrone: per i gol rossoneri, prego, citofonare al loro indirizzo. In due fanno 13 reti stagionali in partite ufficiali tra campionato, Europa e nazionale, che salgono a 16 se consideriamo anche le tre firme di Cutrone in amichevole con l’Under 21. Otto a testa.
ALIBI Che i due abbiano un’ottima media realizzativa, è chiaro già da un po’. A spiccare, semmai, è la povertà statistica offensiva del Milan nelle ultime due settimane di campionato, contro Samp e Roma. Reti a referto: zero. Tiri nello specchio della porta: due (zero a Genova). Milanello, abbiamo un problema. Magari qualcuno – non certo Montella – si era illuso che i festini europei a base di gol avrebbero avuto seguito anche in Italia. La realtà invece dice che all’ottimo biglietto da visita non è seguito un lavoro altrettanto professionale. Con dieci gol il Milan ha il nono reparto del torneo e nessun giocatore ha superato i due centri. No, nemmeno Patrick e André, anche se nel loro caso esiste un alibi piuttosto concreto: sono i giocatori del pacchetto offensivo con meno minuti nelle gambe in campionato. I loro, comunque, restano numeri notevoli: Silva viaggia a una media di un gol ogni 107 minuti, Cutrone (sempre considerando anche i test con l’Under 21) uno ogni 92. EVIDENZA E allora la domanda sorgerebbe spontanea: chi, domenica, accanto a Kalinic (che al momento è out, ma viene dato per recuperabile)? Attenzione alla risposta: potrebbe anche non esserci nessuno dei due. Almeno, dal primo minuto. E’– e sarà – uno dei massimi rompicapo di Montella: la rotazione delle punte, o comunque a quale coppia affidarsi con un minimo di continuità. Le quotazioni di Suso, dopo due panchine di fila, sono infatti in rialzo, e dando per probabile la presenza di Kalinic, la coppia sarebbe servita. Con Silva e Cutrone fuori. Va detto che rispetto a un mese fa il portoghese è migliorato, ma anche l’ultima volta che Montella ha affrontato l’argomento, ha chiarito di non vederlo ancora del tutto pronto per il nostro campionato. Comunque, non abbastanza per infilargli una maglia da titolare con continuità. Per quanto riguarda Cutrone, invece, è più una questione gerarchica. Patrick si è messo in evidenza subito, ha risolto un grande problema (soprattutto all’allenatore) nell’ultima partita di Europa League, ma è evidente come il Milan non possa affidarsi sempre alle invenzioni di un ragazzino di 19 anni. Sia perché nessuno può pretendere questo, sia perché è corretto mettere nelle condizioni di resa ottimale coloro sui quali si è puntato forte sul mercato.
MACCHINA Eppure i numeri di André e Patrick restano lì, a luccicare in mezzo a un reparto un po’ sgonfio, che produce molto meno del suo potenziale. Cutrone ha trovato il gol in tutte le competizioni, a Silva manca ancora il battesimo in A, ma in compenso si scatena quando annusa aria internazionale. Sei reti in Europa League e grandi numeri anche col Portogallo. L’altro giorno, contro Andorra, ha firmato il secondo centro in questa stagione, ma il dato che spicca davvero sono le otto reti in nove partite di qualificazioni mondiali. La federcalcio portoghese sui social l’ha definito una «macchina». Da gol ovviamente. A Milanello c’è un posto auto che lo aspetta.