Brozovic, il derby è sempre più lontano
Oggi gli esami, ma per lo staff croato è a rischio anche per Napoli. Il piano B: Joao in pole
Soltanto oggi arriverà la sentenza attraverso gli esami strumentali, però Marcelo Brozovic a meno di sorprese dovrà saltare il derby di domenica prossima ed è a serio rischio anche per la successiva trasferta di Napoli, il 21 ottobre. L’infortunio al polpaccio accusato durante il match di venerdì scorso tra Croazia e Finlandia non sarebbe grave, ma potrebbe richiedere comunque 7-10 giorni prima di tornare a forzare.
PESSIMISMO PERCHÉ Il pessimismo nasce da tre elementi. Innanzitutto il parere dello staff medico della Croazia, che pur non avendo effettuato una risonanza ha subito dichiarato indisponibile Brozo per la decisiva sfida in casa dell’Ucraina proprio perché l’esperto Boris Nemec ha ritenuto che l’infortunio - tra il soleo e l’inserzione del tendine d’Achille, sostengono a Zagabria - non presenta
le reti segnate da Brozovic in questo campionato, entrambe a Benevento nell’ultima giornata. Una doppietta decisiva per il 2-1 finale Marcelo Brozovic, 24 anni, centrocampista croato Joao Mario, 24 anni, centrocampista portoghese Antonio Candreva, 30 anni, esterno offensivo con un passato da trequartista una lesione ma una contrattura comunque non da poco. Da considerare poi che il 24enne ex Dinamo - uno che difficilmente tradisce le proprie emozioni - già durante il primo tempo non stava bene, visto che correva in modo innaturale. Durante l’intervallo è stato massaggiato e ha chiesto di rientrare per vedere la reazione della gamba. Ma al 9’ della ripresa si è arreso, lasciando il posto al napoletano Rog. Facile quindi che Brozo per generosità abbia aggravato la situazione. Infine è delicatissima la parte coinvolta. Con il polpaccio
serve sempre la massima cautela. Come detto, soltanto gli esami di oggi stabiliranno l’entità del problema, ma è difficile pensare che lo staff medico interista - che pure attende di vedere il giocatore, rientrato a Milano solo ieri - voglia rischiare una ricaduta che potrebbe tenerlo fuori due mesi.
TUTTE LE ALTERNATIVE Anche se sembrava avere finalmente trovato la soluzione al rebus trequartista e avrà tirato qualche imprecazione in toscano, Luciano Spalletti ha comunque pronte delle soluzioni alternative.
La più calssica e probabile porta a Joao Mario, in ballottaggio perenne con lo stesso Brozo dopo la bocciatura (in quella posizione) di Borja Valero nel match vinto a fine agosto a Roma. Difficile immaginare che il tecnico punti invece su Eder, che pure reputa più che capace di interpretare un ruolo così delicato. L’oriundo però è l’unica vera arma offensiva da giocarsi dalla panchina e i suoi strappi, che spesso risultano decisivi, sono più efficaci contro avversari un po’ stanchi. Una soluzione insomma che potremmo vedere a gara in corsa. Così come quella che prevede l’accentramento di Candreva. L’ex laziale - che al Milan ha segnato in entrambe le sfide dello scorso campionato - ha già giocato in quella posizione, ha il tiro per fare male anche da posizione centrale e si saprebbe sacrificare pure in copertura. Ma toglierlo dalla corsia di destra creerebbe un vuoto che essendo Karamoh ancora da sgrezzare - soltanto un Cancelo a pieno regime potrebbe colmare. Il portoghese però è appena tornato a forzare dopo la distorsione al ginocchio, che anche lui ha accusata in nazionale, difficilmente sarà spendibile dall’inizio. Considerando che anche un cambio di sistema di gioco ora sembra improbabile, l’alternativa sarebbe riproporre tra le linee Borja, più libero di muoversi dove gli detta l’esperienza. Soluzione che permetterebbe anche allo spagnolo di aggirare il pressing di Kessie e a Spalletti di puntare su una mediana più muscolare con Gagliardini e Vecino per la prima volta in coppia dalla vittoria dell’Olimpico.
le presenze stagionali di Joao Mario, titolare però soltanto in 3 occasioni. Per il portoghese ancora nessun gol in questo avvio di stagione