La Gazzetta dello Sport

Colpo del Cittadella Il Pescara resta un cantiere aperto

- Orlando D’Angelo PESCARA

Colpito a freddo, il Pescara non sa reagire e crolla per la prima volta all’Adriatico: il Cittadella vince 2-1 e decolla in classifica, piazzandos­i tra le grandi e rimandando la consacrazi­one dei giovani di Zeman. Avvio shock per i biancazzur­ri. Dopo 1’40’’ primo angolo per i veneti, Bartolomei calcia forte nel cuore dell’area e trova lo stacco in terzo tempo di Adorni tra le maglie biancazzur­re. Cittadella in vantaggio e in grado di poter giocare, così, la partita sognata da Venturato in settimana: compatto nella propria metà campo, sporca le giocate degli abruzzesi, spezzetta la partita e cerca senza frenesia il colpo del k.o. Che arriva con Siega, il quale da sinistra si ritrova un’autostrada spianata grazie all’errato movimento della linea difensiva pescarese: il centrocamp­ista controlla, taglia verso l’area e la piazza sotto la traversa al 18’. Una mazzata che fa sparire dal campo il Pescara.

LA REAZIONE Almeno fino a quando Pelagatti (al 36’) allarga il braccio su Mazzotta, che lo supera in velocità in area. Benali realizza il rigore, rianimando la squadra di Zeman che, però, si accende soltanto a sprazzi. Sfiora il pari dopo 5’ con Benali. Manca concretezz­a, per questo Zeman lancia Ganz, che si dimena in cerca di un pallone decente, che non gli arriverà fino al fischio finale. Passa di nuovo dai piedi di Benali la possibile palla del pari, alla mezzora: un rigore in movimento, sparato altissimo. Il Cittadella non deve far altro che chiudere gli spazi, far trascorrer­e con mestiere il cronometro e rintanarsi sornione davanti alla propria area di rigore. Non serve altro per arginare il Pescara di oggi, ancora un cantiere aperto e lontano dalla filosofia calcistica del suo allenatore.

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