Aggancio di Empoli e Palermo
Con Chajia e una autorete Corini fa il colpo. Longo perde l’occasione per allungare al 1° posto
Il miglior Novara di questo avvio di stagione impedisce l’allungo al peggior Frosinone. E così la caduta degli dèi in questa sorprendente domenica è completa: la classifica corta dice che il torneo è senza padroni. Meglio per lo spettacolo, no? Nel posticipo brilla la squadra di casa mentre i ciociari si svegliano soltanto nel finale, che regala comunque pathos causa erroraccio del giovane portiere locale che si lascia scappare dalle mani un calcio d’angolo a effetto di Soddimo. Che poi ci riproverà due volte, trovando però la rete sbarrata.
PASTICCI Lo svarione di Montipò fa il paio con la fatale esitazione di Bardi, il suo omologo (più esperto) che durante una mischia prima esce, poi si rintana sulla linea: ripensamento che consente allo sgusciante Chajia di toccare in porta da tre metri. Da rimarcare pure la mancata reazione di Terranova, immobile sul tocco all’indietro di testa di Krajnc che doveva determinare un intervento dei due succitati compagni. Insomma, è un pasticciaccio a sbloccare una gara fin lì priva di grandi emozioni ma comunque controllata dagli uomini di Cota rini. Il baby Chajia (classe 1998) è al suo primo gol tra i professionisti. Ma chissà se avremo visto in campo questo belga senza l’infortunio muscolare occorso a Sansone al 38’.
AUTOGOL A completare il numero degli svarioni decisivi (tre reti-tre processi) l’inzucca- con la quale Beghetto trafigge il proprio portiere, che stavolta non poteva fare niente, su punizione di Moscati sempre dalla fascia destra. Beghetto viene tratto in inganno dal movimento di Chajia davanti a lui e dall’arrivo di Chiosa alle sue spalle: però colpisce proprio male determinando il doppio vantaggio dei piemontesi.
A SPECCHIO Longo, che aveva immesso Soddimo sullo 0-1, dà spazio pure a Volpe per rinvigorire un centrocampo privo di mordente, incapace di servire le punte (in giornata no, comunque, specie Ciano) e in sofferenza quando i rivali organizzavano la loro ragnatela. Per l’occasione Corini ha rinunciato al suo collaudato 4-3-3 per mettersi a specchio con il temuto avversario. Di Mariano ha così dovuto frenare i suoi slanci per disputare una gara di puro contenimento, ma il sacrificio era necessario anche per sopperire all’assenza di extremis di Maniero (infortunio al polpaccio). A parte l’assedio finale alimentato dai micidiali angoli di Soddimo, il Frosinone esce giustamente sconfitto: il risultato può meravigliare solo chi non ha visto la sfida.