Marotta soddisfatto. De Laurentiis: «Cifre mortificanti»
Il presidente del Napoli attacca tutti «La Figc non va contro Infront: c’è Renzi...» L’a.d. De Siervo frena: «Si sa come è fatto»
Nell’applauso che ha accompagnato la delibera votata ieri da 18 club di A non c’erano le mani di Aurelio De Laurentiis. Anzi, il presidente del Napoli ha definito «ridicolo» il ricavo complessivo di 371 milioni a stagione per i diritti tv internazionali del campionato 2018-21. «Non inc... ma deluso», ha lasciato l’assemblea prima del voto, domandandosi perché non si sia attesa la nomina del nuovo a.d. della Lega. E perché siano state accettate offerte da lui considerate «a dir poco mortificanti» e che prospetterebbero «il baratro» per il calcio italiano. Contro Infront, poi, le altre bordate: «Cura anche gli interessi della Figc, che non andrà mai contro Infront. De Siervo a capo di Infront l’ha messo Renzi, non credo che il ministro Lotti sarebbe mai andato contro Infront, essendo uomo di Renzi. C’è tutto questo ingranaggio che fa faticare il calcio italiano». Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha tagliato corto («Queste dichiarazioni si commentano da sole») e ha sottolineato la partecipazione di «tutte le componenti delle società». Sorpreso, invece, lo stesso a.d. di Infront, De Siervo: all’inizio aveva ipotizzato una querela, poi ha evitato lo scontro frontale con De Laurentiis. «Si sa come è fatto, spesso si fa prendere dall’euforia e parla oltre le righe», le sue parole.
QUALITÀ E QUANTITÀ Tra i protagonisti della giornata, in tanti si sono invece detti soddisfatti dell’ok all’offerta di Img. Sia il Milan che la Juve hanno chiarito quanto nella valutazione abbia pesato più il piano industriale rispetto alla cifra offerta. «È stato preferito l’elemento qualitativo rispetto a quello quantitativo», hanno detto quasi in sincro Marco Fassone e Beppe Marotta. «È stata fatta una scelta ponderata, ora l’obiettivo è valorizzare un brand che di per sé è molto forte e ha perso un po’ di smalto negli ultimi tempi», ha aggiunto l’a.d. bianconero. «In passato abbiamo sempre preso la decisione in base al miglior offerente senza badare ai progetti, oggi invece c’è stato un dibattito che magari all’inizio non ci ha trovato tutti d’accordo, ma si è arrivati poi alla decisione giusta», l’aggiunta del collega rossonero. In mezzo, la soddisfazione Figc: «È stata un’importante assemblea, che ha delineato il valore del calcio italiano, con un raddoppio», ha concluso il presidente Tavecchio.
IL VALORE DEL CALCIO ITALIANO ADESSO È RADDOPPIATO
CARLO TAVECCHIO PRESIDENTE DELLA FIGC