Siena, come cambia il vento E con Mignani è un déjà-vu
Il fallimento, la rinascita, i passaggi societari e ora il primato La storia riporta a 18 anni fa, quando il tecnico faceva il leader
ASiena non c’è il mare, ma la Robur naviga da sola in testa alla classifica. Un po’ a sorpresa ha mollato gli ormeggi e distanziato tutti, sfruttando il vento dell’imbattibilità nelle prime otto di campionato. A Siena non c’è il mare, ma la tempesta è sempre dietro l’angolo. La presidentessa Anna Durio, che di navi se ne intende (l’azienda di famiglia si occupa di cantieri navali) ha tenuto la barra dritta in momenti molto complicati. In società infatti, dopo il fallimento per il crack di Mezzaroma e Monte dei Paschi del 2014, ha gestito un difficile passaggio societario con Antonio Ponte un anno e mezzo fa, le cui scorie si sono trascinate fino ai giorni attuali, visto che a novembre ci sarà una nuova udienza al tribunale delle imprese a Firenze. Ma anche sul campo, perché, dopo la rinascita in Serie D, la squadra ha claudicato per due anni. Atzori e Carboni prima, Colella e Scazzola lo scorso anno si sono susseguiti sulla panchina bianconera: una situazione non facile, gestita per la verità dalla famiglia Durio ufficialmente solo dall’estate 2016.
TEMPRA DI MARE
Eppure l’ex radiotelegrafista ligure, cresciuta - unica donna - in un scuola tutta maschile e in un ambiente, quello dei porti e dei cantieri navali, non proprio femminile, ha saputo reggere botta e, col figlio Federico, costruire bullone dopo bullone la nave attuale. Un bastimento affidato al timoniere Michele Mignani, senese d’adozione dopo dieci anni di battaglie sul campo. Il tecnico ha raggruppato una ciurma affiatata, partendo da quel Marotta (quattro gol fin qui), per il quale la società ha resistito alle sirene che arrivavano anche da club di B. Poi, prima della boa di partenza, a poche ore dalla chiusura del mercato, è arrivato anche un marinaio d’alta classe: Stefano Guberti, un’eccellenza per la C dopo i mari di A e B.
RICORSI STORICI
L’assemblaggio sta venendo bene, perché la squadra non è solo imbattuta, ma gioca con organizzazione e sta facendo tornare l’entusiasmo a un pubblico depresso dopo le vicissitudini degli ultimi anni (ma sempre capace di fare più di 1.800 abbonamenti). I tifosi cominciano già a fare paragoni con il Siena che fu. Ad esempio con l’ultima squadra in testa alla C: diciotto anni fa, nel 1999-2000, vinse il campionato e tornò in B dopo oltre cinquanta anni, ponendo le basi per il passaggio, altrettanto storico, in A. Anche in quella occasione ci fu un passaggio societario e nel torneo precedente i bianconeri si salvarono solo ai playout. Guarda caso nella difesa dell’allora tecnico bianconero Antonio Sala c’era un certo Michele Mignani...