La Gazzetta dello Sport

La macchina del tempo

A 24 anni meglio Valentino o Marquez?

- Paolo Ianieri INVIATO A MOTEGI (GIAPPONE)

Marc «vede» 6° titolo e sorpasso sul pari età Rossi (che ha corso una stagione in meno in MotoGP)

Un anno fa finì in fretta: la scivolata di Valentino Rossi al 7o giro di Motegi mise l’imprimatur sul terzo Mondiale in 4 anni di MotoGP di Marc Marquez, campione al primo match-point in una stagione nella quale il talento della Honda fu soprattutt­o bravo a non farsi prendere dallo sconforto nei primi GP, «prigionier­o» di una moto in difficoltà rispetto alle Yamaha di Valentino e Jorge Lorenzo, poi vassalli sul podio del campionato.

FUGA

Un anno dopo, la certezza è che il Giappone non assegnerà il titolo MotoGP, ma lì davanti a tutti in classifica c’è ancora Marquez. Tornato lepre dopo la doppietta di Misano Adriatico e Aragon con la quale, prima ha riacciuffa­to in testa Andrea Dovizioso, quindi ha dato lo strappo: con 4 gare e 100 punti in palio, il Marcziano arriva sulla pista di mamma Honda con 16 punti su Dovi e 28 su Maverick Viñales, i soli in grado di impedirgli il poker in classe regina: Dani Pedrosa e Rossi sono lontanissi­mi a 54 e 56 punti, solo l’aritmetica concede loro qualche chance.

DUCATI POWER

Ma Motegi è un tracciato dove la Ducati è sempre andata forte (Casey Stoner, fresco papà di Caleya Maria, lì vinse il titolo 2007 nel giorno dell’ultimo trionfo di Loris Capirossi), Dovizioso un anno fa chiuse 2o e domenica, con una rossa molto più competitiv­a, dovrà interrompe­re la fuga del rivale. Magari con l’aiuto di Jorge Lorenzo, obbligato a un finale da scudiero.

CACCIA AD AGO Dovesse vincere il Mondiale, Marquez sarebbe il secondo pilota — dopo Mick Doohan nel 1998 in 500 a laurearsi campione nella classe regina nonostante 3 zeri (per ora) in classifica. E il 4o titolo in 5 anni in MotoGP lo proiettere­bbe ancor più nell’Olimpo del motociclis­mo. Venendo (ri)celebrato come nuovo «indiziato numero uno» per l’assalto ai 122 successi iridati di Giacomo Agostini — che conserva un +7 su Rossi — e ai tanti record del Motomondia­le. Per molti, impression­ati dalle sue statistich­e, Marquez sarà destinato a superare un domani Rossi. Ma siamo sicuri che questa superiorit­à sia reale?

RE DELLA POLE Con l’esclusione delle pole position, dove le 71 di Marquez sono già un record (curiosità, è la stessa cifra di Lewis Hamilton, re del giro secco in F.1), per provare a dare una risposta «fredda» ci siamo basati sulle cifre della carriera di Marquez, paragonand­ole a quelle di Valentino a 24 anni (stagione 2003), l’età attuale del campione di Cervera. Col risultato che…

CLASSI MINORI Innanzitut­to va detto come, rispetto a Rossi, Marquez vanti due anni in più di militanza nel Mondiale, esordiente in 125 a 15, contro i 17 di Rossi. Tre stagioni per Marc, le prime due disastrose con la Ktm, la terza sulla Derbi che lo portò al titolo. Due invece per Valentino, pure lui campione. Il bilancio parla di 30 GP, 12 vittorie e 15 podi per Rossi, contro 46 GP, 10 vittorie e 14 podi per Marquez. Percorso praticamen­te identico per i due in 250/Moto2: in due stagioni, di 32 GP lo spagnolo ne ha conquistat­i la metà, 16, con 25 podi e titolo al secondo anno; 30 GP, 14 vittorie e 21 podi l’italiano, anche lui iridato prima del salto di categoria.

DOPPIETTA E veniamo alla classe regina. Con una prima importante precisazio­ne: per Marquez è il quinto anno in MotoGP, mentre Rossi a 24 anni disputava la quarta stagione, l’ultima con la Honda. Quello che non è riuscito a Valentino nel 2000, diventare campione al primo anno tra i grandi (2° dietro Kenny Roberts jr.), è riuscito a Marc, subito iridato nel 2013 e capace di ripetersi l’anno successivo. Poi nel rovente 2015 ecco il 3° posto, arbitro del duello finale tra le Yamaha di Lorenzo e Rossi, quindi il ritorno sul tetto del mondo nel 2016 e la possibilit­à di centrare il poker quest’anno: sarebbe il sesto Mondiale in 10 stagioni. Rossi, invece, perso il Mondiale del debutto, si è poi scatenato, vincendo l’ultimo titolo della 500 e inaugurand­o da campione l’era MotoGP: tre titoli consecutiv­i con la Honda (2001-03), prima della doppietta Yamaha.

EQUILIBRIO

Analizzand­o le cifre a 24 anni, in 64 GP in 4 stagioni di classe regina, Rossi ha ottenuto 33 vittorie (il 50%!) e 54 podi, Marquez, alla quinta stagione, di 86 GP — 22 in più — ne ha vinti 34 con 60 podi. Volendo invece pareggiare gli anni, a uscirne vincitore è Valentino, che in 5 stagioni (contiamo il 2004 con la Yamaha), in 80 GP ha vinto 42 gare con 65 podi. Viceversa togliendog­li un anno, Marquez in 72 GP ha ottenuto 29 vittorie e 51 podi. Tornando al traguardo dei 24 anni, facendo il conto, l’equilibrio tra i due è netto: 124 GP, 59 vittorie e 90 podi Rossi, 164 GP, 60 vittorie e 99 podi Marquez. Con un possibile titolo in più, 6 a 5, per Marc. La storia poi racconterà la seconda parte della carriera di Marquez. Di certo, quelli snocciolat­i fin qui sono numeri freddi, che non tengono conto di avversari e circostanz­e ma che, comunque si leggano, raccontano una gran verità: Valentino e Marc sono esemplari unici che il dio della velocità ha regalato allo sport mondiale.

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INFOGRAFIC­A: CRISTIANO PATUZZI GP GP GP GP GP GP GP GP GP
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AP Un 24enne Valentino Rossi
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GETTY Marc Marquez, 24 anni

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