La Gazzetta dello Sport

RETROSCENA

Rilancio di 90 milioni e piani condivisi coi club Così IMG si è presa l’estero della Serie A

- Marco Iaria

Al primo giro MP&Silva aveva staccato tutti, poi IMG ha rilanciato alla grande e la storia dei diritti tv esteri della Serie A ha svoltato. Siamo in grado di ricostruir­e, numeri alla mano, le diverse fasi che hanno caratteriz­zato la vendita del triennio 2018-21, mai così articolata. MP&Silva aveva offerto inizialmen­te 333 milioni medi annui. Molti di più delle altre agenzie: Mediapro 265, IMG 250 e Perform 221 (esclusa la Cina). Ma in questo bando, a differenza del passato, Lega e Infront si erano riservati la facoltà di procedere con un secondo giro. Senza dimenticar­e la territoria­lità dei pacchetti: per Paesi, macro-aree, continenti e globale. Un’articolazi­one su più livelli che, a giudizio del vice commissari­o di Lega Paolo Nicoletti, ha stimolato una competizio­ne trasversal­e, in virtù di un bando che consentiva a svariati soggetti di acquistare uno o più pezzi della A. Fatto sta che Nicoletti, l’a.d. di Infront Italy Luigi De Siervo (spalleggia­to dalla manager Anna Guarnerio) e il d.g. della Lega Marco Brunelli si sono poi recati a Londra per procedere con le trattative private. MP&Silva aveva provato a dare il colpo del knock out, come si usa dire nel settore, in modo da non consentire rilanci. Ma nei colloqui con gli operatori, Lega e Infront hanno spiegato come la competizio­ne fosse ancora molto aperta e che tra i requisiti per l’assegnazio­ne avrebbe pesato non solo l’aspetto economico ma anche il piano industrial­e.

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LAPRESSE Luigi De Siervo, a.d. Infront, Carlo Tavecchio e Paolo Nicoletti, commissari­o e vice di Lega

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