Ahi Fiorentina Gil Dias va k.o. Tre turni di stop
1Il portoghese si è fratturato il mignolo del piede con l’Under 21: salterà Benevento, Udinese e Torino
Più dolore che spavento. E qualche imprecazione verso la sfortuna. La Fiorentina perde Gil Dias per una ventina di giorni causa frattura al mignolo del piede sinistro. Colpa di un contrasto di gioco nella sfida fra la nazionale Under 21 del suo Portogallo contro la Bosnia. Gli esami strumentali hanno evidenziato appunto «una frattura composta della falange prossimale del quinto dito del piede sinistro». Gil è tornato ieri a Firenze e ha subito iniziato le cure osservando nel frattempo il calendario della Fiorentina. Salterà certamente le sfide con Udinese, Benevento e Torino, provando a tornare il prossimo 29 ottobre a Crotone.
QUALITÀ Un vero peccato per Pioli che ha sempre utilizzato in questo inizio di stagione il talento portoghese. Due volte dal primo minuto, 5 a gara in corso. Logico che il titolare di quel ruolo al momento sia Benassi, ma le caratteristiche di Gil Dias (completamente diverse da quelle dell’ex granata) sono servite per provare a dare il cambio di marcia alla squadra soprattutto quando i ritmi calano. Contro il Verona è arrivato anche il primo gol in viola (di destro, lui mancino naturale) e a sprazzi si intravede già il grande potenziale del giocatore di proprietà del Monaco arrivato a Firenze in prestito biennale con diritto di riscatto a 20 milioni. Tecnica, progressione e abilità nell’uno contro uno le qualità più evidenti. Qualche tocco di troppo, fase difensiva e soprattutto poca incisività negli ultimi sedici metri invece i difetti saltati subito all’occhio. Del resto Gil ha appena compiuto 21 anni d il campionato italiano gli servirà come vera e propria scuola.
SPRINT BENASSI Domenica contro l’Udinese quindi, stima rinnovata a Benassi. Anche il diretto interessato sa di dover crescere e migliorare velocemente, cercando di perfezionare quanto prima i movimenti che Pioli gli sta chiedendo. Il ruolo, dicono di lui, è un falso problema. Semmai è una questione di tempi ed automatismi. Visto quanto è nuova questa Fiorentina, il discorso vale anche per molti suoi compagni.