La Gazzetta dello Sport

E gli azzurri sono dietro anche in Nations League

Via il nuovo torneo della Uefa che coinvolger­à 55 nazionali L’Italia nella «Serie A» ma non in prima fascia. E rischia la B...

- f.li. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sembra un po’ strano discutere di playoff e sorteggi mondiali e allo stesso tempo proiettars­i a fine 2018, tra un anno, quando comincerà la Nations League. Il nuovo torneo Uefa servirà a ridurre il numero delle amichevoli: in cambio più partite ufficiali, e di grande interesse almeno in «prima divisione», aumentando così il valore dei diritti tv e i soldi per le federazion­i. Un torneo biennale, che va a incastrars­i anche nelle qualificaz­ioni europee. Nella prima edizione, come anticipato da tempo, l’Italia sarà nella seconda fascia della Serie A.

QUATTRO SERIE Serve qualche spiegazion­e. Le 55 nazionali europee sono divise in 4 serie: 12 in Serie A, 12 in Serie B, 15 in Serie C e 16 in Serie D. L’ordine è determinat­o dal ranking Uefa per nazionali: che non è quello delle coppe europee, ma una classifica che valuta, con criteri diversi da quelli Fifa, il rendimento delle nazionali (escludendo le amichevoli). Questo ranking serve per le teste di serie ai sorteggi Uefa e, adesso, «fotografa» la prima Nations. L’Italia è 8ª, quindi in Serie A. Ma in seconda fascia al sorteggio.

ITALIA: SERIE A (2ª FASCIA) Il 24 gennaio si svolgerà a Losanna il sorteggio. Le 12 di Serie A saranno divise in 3 fasce (vedi grafico) per comporre 4 gruppi. Gli azzurri prenderann­o una tra Germania, Spagna, Belgio e Portogallo dalla prima; e una tra Polonia, Islanda, Croazia e Olanda dalla terza. Oggi il gruppo più abbordabil­e può essere con Portogallo e Olanda, quello terribile con Germania e Croazia. Il gruppo si giocherà tra settembre e novembre 2018, quattro partite in totale (nelle altre due date ci saranno amichevoli). Le 4 vincenti dei gruppi di Serie A giocherann­o nel giugno 2019 la «final four» (semifinali e finale) in sede unica per sollevare la coppa.

RETROCESSI­ONE? Vincere è bello. Il brutto è perdere. Perché le ultime di ogni gruppo retroceder­anno in Serie B da dove, invece, saranno promosse le 4 vincenti dei 4 gruppi. E avanti così, su e giù, fino alla Serie D. Qual è il problema? Che la retrocessi­one obbligherà una grande come Italia, Spagna, Francia eccetera a giocare il successivo biennio contro rivali meno «sexy». Quindi anche interesse, diritti, soldi saranno inferiori.

E L’EURO 2020… Il torneo è biennale e sposta anche le qualificaz­ioni all’Euro 2020 che cominceran­no a marzo 2019 e finiranno a novembre: dai soliti gruppi passeranno 20 nazionali. L’Euro però è a 24 squadre. Ebbene, i 4 posti mancanti saranno assegnati via Nations League: le migliori in classifica, non ancora qualificat­e, si giocherann­o l’accesso all’Euro 2020 in 4 «final four» nel marzo 2020. Sembra complicato, anzi lo è, ma una volta in campo sarà divertente.

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