Porcellini bis: rinvio a giudizio con la rotellista Venerucci
1Il nutrizionista di Magnini indagato a Rimini con la pattinatrice: frode sportiva
Non c’è pace per Guido Porcellini. Il medico nutrizionista di Parma che vive a Pesaro e ha lavorato con Filippo Magnini (estraneo alla vicenda penale ma indagato dalla Procura antidoping di Nado Italia) e altri sportivi importanti, è coinvolto anche in un altro caso. In questo periodo è sotto l’occhio del ciclone per più di un fronte giudiziario e nei giorni scorsi per lui è emersa un’altra grana. La Procura di Rimini sta indagando e ha rinsta viato a giudizio per frode sportiva Porcellini, sospettato di aver ceduto sostanze proibite alla coppia di pattinatori a rotelle Sara Venerucci e Danilo Decembrini, che vantano 3 titoli mondiali e sono stati n.1 assoluti in Italia. Processo pure per la Venerucci, mentre il rotelli- di Tivoli era stato squalificato nel 2014 per anabolizzanti. A Porcellini, i magistrati riminesi contestano di aver prescritto ai pattinatori, da giugno 2009 a giugno 2014, sostanze dimagranti per alterarne la prestazione sportiva. L’esposto è stato presentato dalla Procura di Rimini. «Porcellini è stato consulente degli atleti, ma non ha fatto le prescrizioni – assicura Francesco Manetti, legale del medico -. Il mio assistito nega fermamente e documenterà l’affermazione di avere effettuato prescrizioni illecite o farmaci dopanti agli atleti». Il processo comincia il 28 novembre.
PROCESSO Intanto, il 7 dello stesso mese, si aprirà a Pesaro quello per commercio di prodotti dopanti, falso, ricettazione e somministrazione di medicinali guasti. Sarà chiamato a comparire come testimone anche Magnini. Porcellini è stato già condannato in primo e secondo grado per droga (3 anni e 8 mesi, in attesa del riscontro della Cassazione) e per maltrattamenti contro la ex moglie (1 anno e 9 mesi la sentenza del Tribunale, si andrà in appello). Martedì mattina, è stato ascoltato dal presidente dell’Ordine dei medici di Pesaro, Paolo Maria Battistini, in virtù di un esposto dell’Ordine di Rimini. Si potrebbe aprire un procedimento disciplinare, ma l’avvocato Manetti esclude la sanzione della radiazione per il suo cliente. Il medico è stato convocato dalla Procura Nado Italia, ma per 4 volte si è negato. «In 3 occasioni non potevo io, poi abbiamo deciso di lasciar perdere - dice Manetti -. E’ una facoltà, non un obbligo. Porcellini non rischia assolutamente niente, non è un medico sportivo (Fmsi, ndr) e non è soggetto alla Procura Antidoping.
RpresoLa coppia avrebbe prodotti illeciti: il pattinatore già sospeso nel 2014