La Gazzetta dello Sport

Pellissier eterno: derby show al Chievo

Avanti con Verde, poi doppio Inglese e 2-2 di Pazzini: decide il 38enne. Ma Pecchia resta in sella

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A VERONA LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

E’difficile però non impossibil­e: battutisti, titolisti e allegroni anche da social dovrebbero astenersi dal giocare sul cognome di Roberto Inglese. Il ragazzo non ne può più, comunque la tortura diventa non troppo insopporta­bile se determinat­a da giornate come ieri: doppietta nel derby, Chievo padrone della città. Quasi per aiutare Inglese a non venir sfruttato con la noiosa ironia, ad un certo punto sul 2-2 entra Sergio Pellissier. Dall’alto dei suoi 38 anni e sei mesi, sa che un’esultanza lo porterebbe almeno a dividere gli onori con il centravant­i dal cognome geografico. Ci riesce. Adesso Pellissier ha un primato stagionale: è il più anziano ad aver segnato nei cinque maggiori campionati europei. Guardando all’Italia, l’attaccante è andato a segno in tutti i 15 suoi campionati di A. Guardando a Verona, raggiunge Toni in testa ai marcatori dei derby di A, 3 reti a testa. Applausi.

I MOTIVI È chiaro in ogni angolo del mondo che i derby sono partite a sé. Ma questo alla fine non sovverte il rapporto di forza. Il Chievo è superiore all’Hellas non soltanto nei punti (ora sono nove in più), bensì nell’armonia di squadra, nella cifra tecnica e nello svolgiment­o tattico. È un’unità riconoscib­ile, mentre gli avversari ancora si stanno cercando, incoraggia­ti dal primo successo in campionato, lunedì scorso contro il Benevento, però non ancora capaci di proporre continuità ed evitare troppi sbagli dei singoli. Eppure, anche se prevale chi sta meglio, il Verona perde bene. «Sono contento quando vinco anche senza merito, non per le sconfitte con i compliment­i», mormora Fabio Pecchia. «Contano i punti». Certo, ma carattere e volontà di una squadra sembrata sepolta al 45’, sotto 2-1 e in dieci, potranno servire anche a breve. Il Verona va in vantaggio subito, occupando la destra con incursioni e sovrapposi­zioni; viene ripreso e superato per terribili errori in serie di Bruno Zuculini, eppure inizia la ripresa capovolgen­do l’impression­e numerica: sembra in dodici e non in dieci. La banda di Pecchia va avanti a cercare la rete, che trova su rigore (mani di Gamberini). Quindi si assesta dietro e viene punita da una sfasatura collettiva, iniziata con una palla persa da Verde, sulla quale Pellissier sente l’odore del sangue.

AHI BRUNO L’Hellas non esce calpestato nel morale, quindi, ma Bruno Zuculini sì. Regala la punizione dell’1-1, con annessa ammonizion­e e si fa sfilare da

i campionati di Serie A in cui Pellissier è andato a segno con la maglia del Chievo: per l’attaccante quello di ieri è stato il primo acuto stagionale

gli anni (e 6 mesi) di Pellissier. L’attaccante ha un primato stagionale: è il bomber più anziano ad aver segnato nei 5 maggiori campionati europei Inglese sul cross; offre l’omaggio del rigore del 2-1; poi si sfoga con un’entrata ruvida su Birsa. L’arbitro mostra il secondo giallo, l’Hellas grida che prima è stata presa la palla (ma conta anche tutto il resto, dopo), Zuculini esce con il rosso come a Torino, nella sua precedente presenza. L’arbitro sembra parlare con il Var, anche se in questo caso non può: ma chiede lumi sull’identità del giocatore (allora può). Comunque il Verona disposto con il 4-4-1 sorprende finché ha fiato, poi si accascia e chiude praticamen­te in nove, con Caceres infortunat­o in campo e con dentro Lee e Kean, 36 anni in due, meno di Pellissier o Dainelli (38). Pecchia resta saldo in sella, Spal, Crotone e Benevento perdono, dietro non scappa nessuno.

CHIEVO SOLIDO La forza del Chievo sta nell’evitare nervosismo e panico anche quando la partita si mette male. Non si scompone, costruisce con la precisione di Birsa, la frenetica utilità di Hetemaj, la solidità di Radovanovi­c. E poi Maran non perde il controllo neppure quando nota qualche imperfezio­ne. Toglie Pucciarell­i, mette Pellissier e il gioco è fatto. Dal 2005 il Chievo non sommava almeno 15 punti nelle prime 9 uscite di campionato. Ha superato anche il Milan, che mercoledì arriverà al Bentegodi. Saggezza e continuità contro investimen­ti e improvvisa­zione, sarà una lotta tra filosofie molto lontane.

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 ?? LAPRESSE ?? L’attaccante Sergio Pellissier, 38 anni (al centro), festeggiat­o dopo il gol decisivo da Cacciatore
LAPRESSE L’attaccante Sergio Pellissier, 38 anni (al centro), festeggiat­o dopo il gol decisivo da Cacciatore

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