È quasi un saluto: «Questa società mi ha dato tanto»
Ora è davvero crisi profonda, anche se Marco Baroni non vuole ammetterlo, nonostante il suo Benevento, contro la Fiorentina, abbia collezionato la nona sconfitta consecutiva da quando ha fatto il suo esordio in serie A. La verità è che dopo il primo gol segnato dalla squadra viola i giallorossi scomparsi dal campo perdendo ogni riferimento. La Fiorentina è la quarta squadra che passeggia sul campo del Benevento.
FIDUCIA BARONI «Sino allo 0-2 non abbiamo subito molti attacchi», ha dichiarato l’allenatore giallorosso, «ma bisogna evitare qualche errore. C’è da fare di più: è inutile nasconderlo. Le sconfitte ti stanno addosso, ma i ragazzi scendono in campo con coraggio facendo la partita e mettendo in difficoltà la Fiorentina. Manchiamo in fase offensiva e paghiamo caro ogni episodio. La prima cosa da fare è recuperare i calciatori, non solo gli assenti ma anche chi è in campo. Cerco di tutelare Iemmello perché è arrivato con pochi allenamenti e un problema al ginocchio». L’allenatore è in bilico, ieri dopo la partita è girata la voce di un summit, in realtà il presidente Vigorito si è preso la notte per decidere. «La mia situazione? Faccio questo lavoro cercando di dare tutto me stesso per una società che mi ha dato tanto. Non vivo del passato: i numeri parlano da soli. Sono un professionista. Posso essere sconfitto nel risultato, non nella mia passione».
MORALE VIOLA Il tecnico della Fiorentina Stefano Pioli ammette le difficoltà superate nonostante il risultato netto. «Nei primi minuti abbiamo lavorato parecchio per tenere a bada i giallorossi. Da parte nostra è stata una prova di maturità, sono soddisfatto, anche se ora ci tocca pensare subito alla prossima gara che giocheremo in casa contro il Torino. Non ci siamo demoralizzati quando i risultati non arrivavano e non ci esaltiamo adesso. Devo dire che il Benevento s’è giocato la gara con le unghie e con i denti finché ha potuto».