Moto3, il campione è Mir Morbidelli gran 3° in Moto2
Iridato al secondo anno di Motomondiale: proprio come il suo idolo Valentino Rossi. «Per me è già difficile parlare in questo momento, pensare di aver fatto qualcosa come Valentino mi manda ancora più in confusione» sorride ebbro di felicità Joan Mir, 20 anni di Palma di Maiorca, uno che ha iniziato seguendo gli insegnamenti di Chicho, il papà di Jorge Lorenzo, maiorchino pure lui. «Adesso c’è un altro campione del mondo di Maiorca: gli faccio tanti complimenti, se l’è meritato» commenta il pilota della Ducati. Lorenzo ha ragione: Mir è un campione vero e il titolo è frutto di una superiorità evidente, non fortuita. E, come i grandissimi, Joan ha conquistato il titolo vincendo anche la gara, nona stagionale, decima della carriera. Ottenuta, tra l’altro, proprio sulla pista che lo aveva visto debuttare nel Mondiale nel 2015 come sostituto di un pilota infortunato. «Dopo le prime libere ero 30° a 3 secondi dal primo, in gara caddi. Adesso, sono campione del mondo» ricorda incredulo quell’esordio tutt’altro che esaltante.
LUCIDO Nel 2016, la prima stagione completa e il primo successo, in Austria: si era visto che si trattava di uno forte. Così tanto, però, era difficile prevederlo. «Nel 2017 siamo passati dalla Ktm alla Honda: è stato fondamentale» dice Mir che ha iniziato il 2017 con una doppietta. Solo in Giappone, la settimana scorsa, è stato schiacciato dalla pressione, ma in Australia ha ritrovato calma e lucidità: quando all’ottavo giro ha cominciato a gocciolare, ha capito che il GP avrebbe potuto essere fermato in anticipo e dal 12° passaggio è sempre stato al comando, imponendosi davanti a Loi ed a Martin.
BRAVO MORBIDO In Moto2, storica doppietta KTM, con Miguel Oliveira che ha conquistato la prima vittoria per sé e per la Casa austriaca. Al terzo posto Franco Morbidelli, che adesso ha 29 punti di vantaggio. In Malesia può già arrivare il titolo, che sarebbe il primo di un italiano in questa categoria.