La Gazzetta dello Sport

Bologna a ondate Umeh è decisivo Sassari va a fondo LE PAGELLE

«Gara energica. Perché sprechiamo vantaggi ampi? Perché esistono pure gli avversari»

- Vincenzo Di Schiavi INVIATO A BOLOGNA LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

La Virtus comincia col piede giusto la raffica di sfide che testerà la consistenz­a delle ambizioni di una neopromoss­a sui generis. Sassari è domata e ora sotto con Venezia (in casa), Milano al Forum e Brescia nuovamente a Bologna per capire se gli antichi fasti sono ancora un miraggio oppure bussano alla porta. Intanto Ramagli si gode un gruppo che pare aver finito il rodaggio facendo intravvede­re un motore da fuoriserie. Poderosa, ancora una volta, è la prova di Alessandro Gentile (15 punti, 9 rimbalzi e 6 assist), ottimo il rientro del fratello Stefano, opzione in regia non banale, splendido il secondo tempo di Aradori, concreto e determinan­te il finale di Umeh e Lafayette. E non importa se ancora una volta la V Nere riescono a bruciare un vantaggio monstre (+18) «Perché? – spiega Ramagli – Perché esistono anche gli avversari», visto che sul +1 ricostruis­cono, in pochi minuti, il +17 finale. Sgommata micidiale che solo una squadra da talento sopraffino può permetters­i. D’altra parte quattro quinti dei titolari fino a ieri l’Eurolega li ha la Virtus e, tolta Milano, nessun altro. «Vittoria importante e meritata – continua il coach bianconero –. Attraverso una difesa molto aggressiva abbiamo costretto Sassari a giocare meno possessi e a prendere meno rimbalzi offensivi rispetto al solito. Abbiamo prodotto una gara energica, intensa e intelligen­te. Siamo stati efficienti con tanti quintetti diversi e abbiamo tirato fuori il carattere. Questo è un segnale importante».

STRAPPI Dal 7-0 virtussino iniziale al 15-11 sassarese. Quando non si accontenta di cicaleggia­re davanti ma si mette in testa di difendere anche la Dinamo diventa squadra molto scorbutica. Nel 15-4 Randolph è una furia (4/4), mentre Spissu, premiato e osannato dal popolo della V nera, guida in avvio con sagacia, ma poi sparisce. Ale Gentile va a strappi, Aradori paga un inizio blando e così Ramagli va dalla vecchia guardia per ricucire. Umeh dà a sveglia (27-27), mentre il Banco ferisce con un discreto Planinic imbeccato da Bamforth che il regista lo sa fare. Ramagli rimette nella mischia Aradori dopo un lungo riposo e, insieme ai due Gentile, pare formare il trittico della svolta: Virtus a +6 (41-35) con un sottomano di Ale. Ma è a inizio secondo tempo che arriva la frustata che mette il Banco in ginocchio. È sempre la banda dei tre a pompare il 14-0 che manda Bologna in orbita (+18). Pasquini usa le maniere forti: ne richiama 4 a sedere e si mette nelle mani di Bamforth e Hatcher. Morale: -1 a inizio ultimo quarto. «Lì non siamo riusciti a mettere il naso davanti – riflette il coach sassarese – ma io sono soddisfatt­o comunque. Abbiamo tenuto testa a una squadra che in casa gioca in modo molto aggressivo: il nostro processo di conoscenza procede».

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CIAM Alessandro Gentile, 24 anni

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