La Gazzetta dello Sport

Toro seduto, Cairo lo scuote «Ora bisogna fare dei punti»

1Avviso per Mihajlovic: «Le buone prestazion­i non possono più bastare» Ottimismo per Belotti: «Sono in arrivo sorprese positive sul suo recupero»

- Gabriella Mancini MILANO

La sala di Palazzo Reale è gremita per la diciottesi­ma edizione del Premio Cairo che dà l’opportunit­à agli artisti sotto i quarant’anni di esprimere il loro valore. Tra tele di arte contempora­nea e installazi­oni futuristic­he il presidente Urbano Cairo parla anche dei chiaroscur­i del suo Torino. A cominciare dall’ultima sfida persa contro la Roma. «Abbiamo giocato una buona partita, ma se non porti a casa i punti conta poco. Mi viene in mente l’incontro che abbiamo vinto per 1-0 a Benevento all’ultimo minuto. I padroni di casa meritavano, ma i tre punti li abbiamo presi noi, mi dispiacque per loro, ma è importante essere concreti».

Contro i gialloross­i romanisti che cosa è mancato?

«Loro hanno segnato grazie a una bellissima punizione di Kolarov che ci ha messo k.o., ma non siamo riusciti a pareggiare. Per bene che sia andata non sono contento perché l’atteggiame­nto positivo non basta, non ci si può accontenta­re di una buona prestazion­e, dobbiamo realizzare più punti possibili».

Ha parlato con Sinisa Mihajlovic?

«Certo! E lui la pensa come me, dobbiamo ricomincia­re subito a vincere. Ci sta che qualcosa non vada bene, ma Sinisa è determinat­o e voglioso, sa che deve concretizz­are il suo lavoro e merita sostegno».

Quanto ha inciso la mancanza di Belotti in questo periodo difficile?

«Non si parla di chi non c’è, ma di chi c’era».

Deluso da Sadiq e Niang?

«No, hanno fatto buone cose. Per Sadiq non è automatico prendere il posto di un centravant­i di qualità come Belotti, non ha ancora sviluppato l’intesa con la squadra, tant’è che si è fatto cogliere diverse volte in fuorigioco, ma ha buone potenziali­tà. Anche Niang ha qualità notevoliss­ime e dà segnali positivi, credo che farà molto bene, ma non voglio parlare dei singoli».

È preoccupat­o per un’eventuale convocazio­ne in Nazionale di Belotti?

«No, non mi preoccupa, anzi sono fiducioso per i suoi tempi di recupero».

Come sta?

«Sabato si è sottoposto ad un esame e sta benissimo. Può essere pronto dal punto di vista atletico, in più sta svolgendo molti esercizi anche in acqua e tanto lavoro individual­e che gli consentono di mantenere una muscolatur­a eccellente. La sua voglia di tornare in campo al più presto è straripant­e. Belotti è un Toro, a breve ci saranno sorprese positive sul suo rientro».

Continua a tenere banco la Var. Domenica Montella si è lamentato per l’espulsione «televisiva» di Bonucci, anche il Torino ha sacrificat­o qualche punto sull’altare della Var: lei la sostiene sempre?

«Sì, usiamola la Var, se non si utilizza che ci sta a fare? Sono d’accordissi­mo nell’applicarla perché scioglie tanti dubbi».

E domani sera è già ora di ritornare in campo, allo stadio Franchi di Firenze, contro la Fiorentina di Stefano Pioli. Nelle ultime quattro partite il Torino ha conquistat­o soltanto due punti ed è senza vittoria dalla sfida contro l’Udinese. Oggi l’imperativo è andare al sodo e fare punti: l’approccio positivo non basta più.

HO PARLATO A MIHAJLOVIC, ANCHE LUI SA CHE È TEMPO DI VINCERE L’ALLENATORE È DETERMINAT­O E VOGLIOSO, PER CUI MERITA SOSTEGNO URBANO CAIRO PRESIDENTE TORINO

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GETTY Andrea Belotti, 23 anni, centravant­i del Torino

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