POLEMICHE SUL PODIO «CEDUTO» A RAIKKONEN Verstappen non si placa «Mi sento derubato»
Punta il dito contro la mancanza di uniformità di giudizio sulle uscite di pista: «C’è un commissario idiota che punisce sempre me»
Lo si è capito da un po’ che Max Verstappen non è un tipo che si smussa facilmente. Diretto, nella vita come in pista, non ha paura di dire e di fare quel che agli altri non piace. E adesso dice che non gli è passata: ancora qualche ora dopo la fine delle corsa e della penalizzazione che lo ha tirato giù dal podio ha sintetizzato quel che pensa via Twitter: «Sono deluso dalla incoerenza delle decisioni sui limiti del tracciato. Mi sento derubato, ma è stata una gara eccellente». Derubato. Tanto per non smorzare troppo quel che aveva già detto a caldo. Oltre a quello che era stato rilanciato dalla sua squadra, da Helmut Marko e da Chris Horner. E quasi per dar seguito ad altri tweet al napalm diffusi da papà Jos. Che da casa, a sanzione appena comminata, aveva gracchiato più che cinguettato: «E’ una str… Vergogna alla Fia». Con tanto di foto allegata in cui l’acronimo della Federazione Internazionale è diventato: «Ferrari International Assistance».
PRECEDENTE Insomma, si va verso il Messico, ed è come se l’ultimo anno non fosse passato: si parla esattamente delle stesse cose di cui si parlava dodici mesi fa lasciando il circuito Fratelli Rodriguez. Allora come l’altro ieri terzo sotto la bandiera era transitato Verstappen. Poi però penalizzato e retrocesso a favore di Sebastian Vettel, a sua volta sanzionato così che per gli almanacchi ora il terzo di Verstappen lascia la saletta pre-podio, conosciuta la penalità; Raikkonen assiste impassibile alla scena; Max sconcertato E IL DUELLO CON VALTTERI quel gran premio è Daniel Ricciardo. Ma non è tanto quel balletto surreale che va ricordato, quanto i commenti, i distinguo e le rimostranze che si facevano allora. Era vero che Max aveva tagliato, ma, accusò per esempio Nico Hülkenberg, Lewis Hamilton aveva fatto lo stesso e non gli era successo nulla. Accuse di favoritismi e doppiopesismi, recriminazioni.
L’IDIOTA Verstappen quindi tra i tanti record inanellati ora ha anche quello di essere entrato per ben due volte nella stanzetta del pre-podio senza poi andarci per davvero, sul podio. «C’è un commissario idiota che prende sempre provvedimenti contro di me», ha accusato ieri Max. I commissari a Austin erano Garry Connelly, Radovan Novak e l’ex ferrarista Mika Salo. Ammesso che davvero il riferimento ai precedenti fatto da Max fosse a Messico 2016, l’unico presente anche allora era Connelly. In ogni caso, Verstappen ha spiegato anche: «Nell’ultimo giro tutti danno il massimo, si corre al cento per cento. E poi è successo lo stesso quando ho attaccato Bottas: lui è uscito di pista, è rientrato, e ne ha tratto vantaggio». E’ questo il punto: il regolamento dice che è da sanzionare chi dall’uscita di pista trae un vantaggio. E non ci sono molti dubbi sul fatto che Verstappen abbia per un attimo messo le ruote fuori dal tracciato, preparando il sorpasso a Raikkonen alla curva 17 e ne abbia avuto giovamento.
SHOW Però non è questo che è in discussione. Il problema è che non sarebbe stato l’unico ad uscire dalle righe bianche. Max contesta che i commissari con lui siano stati fiscali, quando con altri sarebbero stati tolleranti. «Queste decisioni uccidono la corsa», ha detto. Ed è quel che pensano in tanti. Hanno dichiarato lo stesso il suo gran capo Helmut Marko e molti altri non parte in causa, come Niki Lauda che ha detto: «E’ la peggior penalità che abbia mai visto». Perché per un appassionato di Formula 1 è difficile immaginare qualcosa di meglio di un bel sorpasso ardito e inaspettato alla terz’ultima curva dell’ultimo giro. Il regolamento parla chiaro, ma allo stesso tempo «è questo quel che la gente vuole vedere», ha sintetizzato il team principal della Red Bull Chris Horner. E guarda caso quasi ogni volta che si affrontano questione del genere di mezzo c’è lui, il neo ventenne olandesino. Il game changer, il giovane uomo che può svecchiare lo spirito, e forse anche le regole di questo sport.